Una cifra vicina ai 3 miliardi e mezzo di euro (3,3) di imposta netta. Questi sono i soldi che dalla provincia di Monza prendono la strada dello Stato in relazione ai redditi denunciati. I numeri sono quelli che recentemente sono stati resi noti dal Dipartimento delle Finanze, che ha pubblicato le cifre che riguardano tutti i comuni d’Italia, in riferimento a quanto dichiarato nel 2020, sulla base degli introiti realizzati durante l’anno precedente. Una fotografia, quindi, che riguarda il periodo precedente a quello della pandemia, le cui ricadute andranno analizzate alla luce delle dichiarazioni di quest’anno.
“Il Cittadino” ha estrapolato quelli della Brianza, comune per comune, evidenziando tre voci fondamentali. quella dei contribuenti, quella del reddito imponibile e, infine, il calcolo dell’imposta netta. La parte del leone, nel territorio della Provincia, la fa come sempre Monza, con un imponibile che supera abbondantemente i 2 miliardi e mezzo di euro, ai quali corrispondono imposte per oltre 630 milioni. Nella contribuzione allo Stato tra gli altri spiccano, invece, Seregno (173 milioni) Lissone (161 milioni) e via via Desio, Brugherio, Vimercate e Cesano Maderno. La statistica del Mef mostra una serie innumerevole di parametri reddituali, tra i quali quelli relativi ai fabbricati e alle partecipazioni, ma segnala anche quanto siano frequentate le singole fasce di reddito, da quelle più basse alla più alta, che riguarda il reddito complessivo superiore ai 120mila euro. In cima alla classifica, per quest’ultimo valore, in termini assoluti c’è ancora Monza, che fa pesare il numero dei suoi abitanti: in città i ricchi sono 2168 con un reddito complessivo di 520 milioni, che in media fanno 240mila euro. Persone, quindi, con patrimoni o disponibilità consistenti, che fanno il paio, tuttavia con 18.676 persone che, sempre nella città di Teodolinda, devono sbarcare il lunario con entrate inferiori ai 10mila euro. Qui la media supera di poco 4mila euro…
Un dato che fa riflettere, nella ricca Brianza, considerata come uno dei motori d’Italia e addirittura in grado di competere con le maggiori aree europee c’è una sacca di persone il cui reddito è molto limitato. In tutto, sommando un’altra volta i numeri centro per centro, alla voce frequenza del reddito complessivo 0-10mila la Brianza sfiora le 128mila unità. I comuni che denunciano maggior reddito imponibile sono in cima alla lista dei contribuenti poveri, variando fra quota 3.600 e 7.mila. Numeri consistenti hanno anche Seveso, Nova e Muggiò, ma soprattutto Limbiate, che per quanto riguarda questo valore fa segnare un eloquente 5.270.