Anche questo fa differenza con la Germania. In Italia i giovani impiegati under 25 con contratti a termine sono raddoppiati in pochi anni: dal 26,2% del 2000 al 52,9% del 2012; in Germania la percentuale è addirittura maggiore (53,6%) e tuttavia l’epilogo è un tantino differente. Nel Belpaese i giovani precari sono destinati a restare tali nel 35,3% dei casi, in Germania si è fermata all’8,1% e questo significa che quasi tutti sono stati assunti. La certificazione arriva dall’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi, nell’ultimo rapporto sul lavoro. Il quadro che emerge è quello di un’Europa in difficoltà che anche nel 2014 è destinata a vedere aumentare la quota di disoccupazione dal 12,2 al 12,3%. Peggio potrebbe andare in Italia dove la disoccupazione potrebbe salire dal 12,2 al 12,6%.