«Lasciamo il 2023 con uno sguardo all’incertezza. L’instabilità geopolitica, i tassi che frenano l’accesso al credito (quindi, gli investimenti), la recessione di alcune economie, la volatilità dei prezzi e gli anni di crisi, sono tutte zavorre che pesano sulle spalle di noi piccoli e medi imprenditori».
Pmi Monza Brianza: l’analisi dell’ufficio studi di Api
L’analisi dell’ufficio studi di Api, l’associazione della piccola e media impresa, arriva dalle parole del presidente Paolo Galassi e dallo sguardo al sentiment flash: gli associati del territorio di Monza e Brianza ritengono di avere chiuso il 2023 al 46% in positivo e al 29% in negativo, con un quarto di imprenditori che non risponde. Nel 2024 il 55% degli interpellati vede incertezza, sarà contrazione per il 26%, mentre solo per il 19% è prevista una crescita. E poi il 47% è timoroso rispetto alla debolezza economica di alcuni paesi – dalla recessione tedesca, al rallentamento della Francia, a quello USA – il 23% sta affrontando le transizioni energetica, digitale e sostenibile (quindi con investimenti importanti), il 14% non trova personale qualificato e, quindi, deve rinunciare ad alcune commesse con conseguente perdita di fatturato, il 7% sta valutando la vendita dell’azienda.
Pmi Monza Brianza, il presidente di Api: l’appello alla Regione
«Chiediamo, però – commenta il presidente – uno sforzo a Regione Lombardia sulle iniziative di sostegno e stimolo agli investimenti e uno sulla Manovra al Governo nazionale, cioè di accelerare sui decreti attuativi per sostenere l’industria; ma anche di osare con le riforme e usare i fondi del PNRR che ancora abbiamo a disposizione con azioni di reale utilità, che ne moltiplichino il valore».