Licenziati via whatsapp perché Zara ha deciso di internalizzare il magazzino. Ora che però l’azienda seleziona i candidati per questo incarico i loro nomi non vengono presi in considerazione. E’ la storia di cinque lavoratori licenziati dal magazzino Zara Monza e Portello ai quali è stato comunicato da Sm Service (che svolgeva il servizio) il licenziamento a partire dal 31 ottobre perché, appunto, le attività che venivano svolte attraverso un appalto sono tornate nel perimetro dell’azienda.
<Abbiamo richiesto a Zara – dice Matteo Moretti della Filcams Cgil Monza Brianza- durante l’incontro sindacale del 24 Ottobre di assumere i lavoratori applicando quanto previsto dal codice civile e in virtù della responsabilità in solido ma la risposta è stata negativa, poiché la multinazionale ha deciso di selezionare altri candidati>.
Una decisione giudicata <assurda> dal sindacato che chiede all’azienda un ripensamento e annuncia di essere pronto a tutelare legalmente i lavoratori. Alla richiesta di prendere in considerazione le persone licenziate la società avrebbe risposto che si cercano persone che si occupino di magazzino ma anche di vendita, persistendo nelle sue intenzioni anche davanti alla disponibilità dei lavoratori ad assumere anche il nuovo ruolo. Un caso che riguarda anche altri punti vendita. A metà ottobre Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs avevano chiesto un incontro per esaminare a livello nazionale il processo di internalizzazione dei servizi.