Monza: il ministro Zangrillo lancia la sfida della pubblica amministrazione

Anche il ministro Zangrillo in Villa Reale alla tappa monzese del tour “Facciamo semplice l'Italia. PArola ai territori”.
Provincia MB Fontana Palmisani Zangrillo Pilotto Santambrogio
Provincia MB Fontana Palmisani Zangrillo Pilotto Santambrogio

Rendere attrattivo il lavoro negli enti pubblici è una sfida che Governo e amministrazioni locali dovranno vincere: lo hanno affermato a più riprese lunedì 25 in Villa Reale i partecipanti alla tappa monzese del tour “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori a cui è intervenuto il ministro della funzione pubblica Paolo Zangrillo. All’appuntamento, organizzato dall’Unione delle province italiane, i presidenti delle province lombarde, sindaci e tecnici hanno ragionato sulle modalità con cui snellire i tempi della pubblica amministrazione e hanno illustrato il ruolo ricoperto dagli enti intermedi nel trainare i piccoli centri sulla strada della digitalizzazione.

Monza: la sfida della pubblica amministrazione, Comuni e province sottodimensionati

Comuni e province, hanno spiegato in molti, sono sottodimensionati e il rapporto tra i 3.200.000 dipendenti pubblici e i residenti in Italia è inferiore a quelli di Francia, Germania e Spagna.

«Entro il 2028 si libereranno 700.000 posti – ha detto il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripodie serviranno figure particolari: per il 43% alte professionalità e per il 22% tecnici ma già oggi, come le imprese, fatichiamo a individuare persone qualificate».
Al 79% dei neo assunti sarà richiesta una laurea ma ogni anno potrebbero mancare tra gli 8 e 15.000 laureati in discipline stem. La ricerca, ha aggiunto, diventerà sempre più complicata in quanto nel 2050 i lavoratori potrebbero essere 8 milioni in meno rispetto a oggi.

Monza: la sfida della pubblica amministrazione, retribuzioni e tempi lunghi

Il quadro è, comunque, già fosco perché come ha constatato il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi le retribuzioni negli enti locali, più basse rispetto ad altri comparti, non solo non invogliano a tentare le selezioni ma rischiano di far fuggire i dipendenti più capaci. Non aiutano nemmeno i tempi lunghi dei concorsi che possono arrivare a 780 giorni: dal gennaio 2023 le procedure sono, però, state snellite dal portale inPA, al servizio sia degli enti che degli aspiranti dipendenti.

Negli ultimi anni le province, ha ricordato il direttore generale dell’Upi Piero Antonelli, hanno supportato i comuni nella gestione delle gare d’appalto, nella presentazione dei progetti al Pnrr e nell’organizzazione di diversi servizi.
«Per far semplice l’Italia – ha commentato il presidente dell’Upi Michele de Pascaleoccorre riorganizzare le province con modelli innovativi e personale altamente qualificato per offrire ai comuni veri e propri centri di competenza territoriale».

Monza, il ministro Zangrillo lancia la sfida della pubblica amministrazione: «La battaglia si gioca sul merito»

«La battaglia delle battaglie si gioca sul merito – ha concluso Zangrillo dobbiamo combattere l’idea malsana per cui quello che vale nelle aziende non può valere nella pubblica amministrazione. Sono convinto che l’unica distinzione sia che noi lavoriamo per la comunità: dobbiamo, quindi, creare le condizione per cui la pa sia vissuta come il luogo in cui si possano realizzare le proprie aspirazioni».