Monza, il lavoro al tempo della crisi Boom di venditori porta a porta

Un tempo c’erano le enciclopedie e poco altro. Oggi, sulla soglia di casa, arrivano le persone più disparate per offrire il proprio servizio o la propria attività lavorativa. Sono quasi 11mila in Italia le imprese attive nel settore del commercio al dettaglio
Boom di venditori porta a porta
Boom di venditori porta a porta

Un tempo c’erano le enciclopedie e poco altro. Bussavano alla porta e ti proponevano la letteratura in comode rate. Oggi, sulla soglia di casa, arrivano le persone più disparate per offrire il proprio servizio o la propria attività lavorativa. Sono quasi 11mila in Italia le imprese attive nel settore del commercio al dettaglio mediante l’intervento di un incaricato alla vendita, in aumento del 16,1% rispetto al 2010. Danno lavoro a 14mila persone, a cui si aggiunge il popolo dei dimostratori che ha scelto la partita Iva (chi per crisi e chi per arrotondare con una seconda occupazione) e che lavora soprattutto con il passaparola, le cene dimostrative direttamente a casa dei potenziali clienti e la rete (blog, app e social) per condividere informazioni e consigli. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. In Italia è il Piemonte che conta più imprese attive nel settore del commercio al dettaglio attraverso un dimostratore (2.331, anche se in diminuzione rispetto al 2010 del -5,5%), seguono il Lazio (2.212; +30,6%) e la Lombardia (1.128, +12,9%). Crescita più alta in Puglia (+54,9%). È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. In Lombardia Milano conta 291 imprese attive nel settore del commercio al dettaglio attraverso un dimostratore (+12,4% rispetto al 2010), seguono Brescia (191, +33,6%) e Bergamo (154, -1,9%). A Monza e Brianza sono 83 le imprese attive nel commercio “porta a porta” (+13,7%).