Di sospensiva non si parla più, ma a breve si entrerà nel merito della vicenda. Così ha deciso il Tar della Lombardia sul ricorso presentato da Cgil Monza Brianza, Cisl Monza Brianza Lecco e Uil Monza Brianza contro la fusione della Camera di commercio di Monza con quelle di Milano e Lodi.
Nell’udienza che si è svolta martedì scorso i giudici amministrativi hanno accolto l’istanza con la quale gli stessi sindacati avevano chiesto di rinunciare alla sospensiva per andare subito al dunque ed entrare, appunto, nel merito della questione. Il pronunciamento dei magistrati potrebbe arrivare nel giro di un mese: anche perchè il Tribunale ha già respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla Provincia di Monza e Brianza con un suo ricorso e i termini per opporsi dovrebbero scadere l’8 marzo.
Ma ciò che più conta è che il Tar ha deciso di compensare le spese legali tra le parti, cioè Camera di commercio e sindacati: «Se il Tar avesse avuto già un orientamento in materia – hanno spiegato Maurizio Laini, segretario generale Cgil, Rita Pavan segretaria generale Cisl, Luigi Soldavini, segretario generale Uil insieme all’ex segretario generale Cisl, sempre a livello brianzolo, Marco Viganò – ci avrebbe dato torto sulle spese. Invece il nostro ricorso è in piedi e gode di chance relative al merito».
Sulla questione è attesa anche una decisione del Tar del Lazio dove è stato depositato un ricorso contro il decreto del Mise, il ministero per lo Sviluppo economico, che recepisce le delibere delle Camere di commercio che hanno deciso di accorparsi.
La bocciatura del referendum costituzionale, che di fatto comporta il mantenimento delle province, ha cambiato un po’ gli scenari e pone in una nuova veste il tema del futuro di questa istituzione che dovrà essere disegnato anche con una modifica legislativa. Di questo parleranno i sindacati il prossimo 8 febbraio quando è in programma proprio un incontro con il presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti.