Monza culla delle nuove imprese Giù manifatturiero e artigianato

Le imprese nate nel corso del 2013 sono state 5.114, 765 in più di quelle che hanno cessato l’attività. In Lombardia ha fatto meglio solo Milano. La crisi si stringe attorno a manifatturiero e artigianato.
Al lavoro in una azienda brianzola
Al lavoro in una azienda brianzola FABRIZIO RADAELLI

C’è ancora voglia di fare impresa, sotto l’Arengario e dintorni. Altrimenti non si spiegherebbero le ragioni per le quali la provincia di Monza e Brianza è la settima in Italia per tasso di crescita (+1,04%) delle imprese con 5.114 nuove nate nel 2013 e un saldo positivo di 756 attività essenso state 4.349 le cessazioni. L’analisi della Camera di commercio brianzola sottolinea che il tasso di crescita sia superiore cinque volte a quello italiano (+0,21%) e superiore alla media lombarda (+0,72%). Da servizi e commercio la spinta maggiore. La crisi non concede invece tregua al manifatturiero. Sono state 257 le aziende che non hanno retto nel corso del 2013 fino al punto di chiudere ; saldo negativo anche per le attività artigianali, 257 in meno rispetto al 31 dicembre 2012 on un tasso di crescita di -1,1%. «Dobbiamo sostenere – osserva Carlo Edoardo Valli, presidente dell’ente camerale brianzolo – chi oggi sceglie senza paura di fare impresa e la volontà di chi da tempo resiste alle difficoltà».