L’azienda convoca i sindacati attivando un confronto in situazione di crisi, svela i piani per altri punti vendita rispetto a quelli noti finora, ma non dice niente sul futuro di Monza.
La trattativa tra Conad e organizzazioni dei lavoratori in merito all’acquisizione di Auchan Retail in Italia prosegue con molti bassi e pochi alti. Cosa ne sarà della struttura di via Lario e dei suoi 150 lavoratori, tuttavia, non è dato sapere. Conad, pur facendo parte di Confcommercio, ha attivato un istituto previsto nel contratto nazionale denominato Dmo, Distribuzione moderna organizzata, firmato da Federdistribuzione, l’associazione che riunisce alcuni marchi della grande distribuzione, tra cui Auchan, usciti da Confcommercio. Ha sfruttato il fatto che i lavoratori fanno ancora capo alla vecchia denominazione della società passata a Conad. Pur essendo la vendita assodata le procedure, infatti, non sono state ancora concluse del tutto.
Nell’incontro tra le parti che si è svolto il 13 novembre scorso Conad ha comunicato il nome di ulteriori punti vendita la cui acquisizione diventerà operativa a tutti gli effetti. Negozi che fanno parte dei 54 aggiunti alla prima lista di 109 esercizi pronti a iniziare una nuova fase sotto le insegne del nuovo marchio. Tra questi il più vicino è Vimodrone. Di Monza ancora nessuna traccia. Non vuol dire che sia esclusa dal novero degli esercizi pronti a cambiare società, ma neanche che sia inclusa.
La nuova proprietà ha annunciato a più riprese che sono in corso trattative con altre società del settore per l’acquisizione di alcuni punti vendita. si parla di Esselunga, Vegè, Aldi, Lidl, ma anche di Carrefour. per ora, tuttavia, non ci sono conferme ufficiali. Durante l’ultimo incontro al mise la sottosegretaria del Mise Alessandra Todde aveva chiesto un incontro di verifica con l’azienda sul piano industriale.
Non risultano confronti ufficiali tra le parti anche se non è detto che un abboccamento non sia già avvenuto.
Intanto, però, si sta muovendo anche l’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, infatti, nella seduta del 5 novembre, resa pubblica nei giorni scorsi, ha deliberato l’avvio di una istruttoria nei confronto di Bdc Italia (la società veicoli usata per l’operazione Auchan) e Conad. L’acquisizione delle attività italiane del marchio francese, infatti, permette a Conad, finora seconda catena della Gdo (grande distribuzione organizzata) con una quota del 12,9% sul fatturato nazionale, di diventare la prima arrivando al 18,5%. Le principali catene concorrenti sono Coop (13,8%), Selex (9,9%) ed Esselunga (9%).