Monza, accordo firmato per Adidas: 20 lavoratori accettano di uscire volontariamente

L’intesa siglata in un incontro con azienda, sindacati e ministero. Tagli ridotti da 31 a un massimo di 26 e solo su base volontaria. Finora hanno accettato 20 persone, che riceveranno un incentivo. Undici lavoratori ricollocati. Ma ora bisogna pensare al futuro: il sindacato chiede alla Regione di creare le condizioni per consolidare la presenza della multinazionale evitando altri tagli
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Adidas Fabrizio Radaelli

Firmato l’accordo per Adidas. La trattativa per i 31 esuberi dichiarati tra Monza e Roma si è chiusa con un’intesa suggellata in un incontro tra sindacati, azienda e Ministero del lavoro. La trattativa è servita a ridurre l’impatto dei tagli annunciati dalla multinazionale tedesca per l’Italia. Da 31, infatti, si è scesi a un massimo di 26 su base volontaria ai quali spetta un robusto incentivo. La disponibilità a lasciare l’azienda finora è stata data da 20 persone e c’è la possibilità che altri si presentino entro la fine dell’anno, per arrivare a un tetto massimo, appunto, di 26.

Ma in questi mesi si è mosso anche altro: ci sono state, infatti, 11 persone che sono state ricollocate all’interno dell’azienda, 5 delle quali lavoravano a Monza, mentre 6 avevano come sede Roma ma hanno deciso di trasferirsi occupando posizioni che si sono aperte nella sede monzese di Adidas in via Monte San Primo. «Siamo riusciti nell’intento di ridurre l’impatto occupazionale-dice Matteo Moretti della Filcams Cgil Monza Brianza- gestendo tutto sulla base della volontarietà. Il nostro giudizio sull’accordo è positivo, pur nella complessità di una procedura di licenziamento collettivo. Undici ricollocati internamente significa 11 posti di lavoro mantenuti».

Resta il tema del futuro. L’intenzione del sindacato, proprio alla luce di questa considerazione, è quella di chiedere alla Regione di aprire un tavolo di confronto per cercare di consolidare la presenza di Adidas sul territorio, evitando così che si ripresentino, come purtroppo è stato frequentemente negli ultimi tempi, altre procedure per limare ulteriormente il personale che lavora a Monza. Un’eventualità da prevenire con un’iniziativa anche politica. L’assessore regionale al Lavoro Melania Rizzoli nei mesi scorsi aveva dato la sua disponibilità a un’azione di questo tipo.