Un’asta per vendere la Serist. L’azienda della ristorazione collettiva da 1340 dipendenti, nata ad Arcore ma ora con sede a Cinisello Balsamo, alla fine di gennaio aveva presentato una richiesta di concordato e ora il Tribunale di Monza ha emesso un decreto che dispone l’apertura di una procedura competitiva di vendita. L’appuntamento é per il 24 luglio quando le aziende interessate all’acquisizione potranno avanzare le loro richieste a partire dal prezzo base di 4 milioni e 875mila euro.
Un prezzo che comprende due immobili ad Agrate ed uno in Sardegna, macchinari, impianti , attrezzature, e tutti i beni mobili di oltre 200 mense nonchè i contratti con i clienti pubblici e privati per un fatturato attuale di 52 milioni di euro. La partecipazione, secondo le regole delle aste giudiziarie, potrà avvenire in seguito al deposito di una cauzione del 10% del prezzo offerto e rilanci di almeno 50mila euro. L’azienda in questi ultimi mesi ha continuato la sua attività superando anche il periodo dell’emergenza Covid, lavorando per ospedali, forze dell’ordine, esercito, mense private, e mantenendo i rapporti con i fornitori. Tutto nonostante la cassa integrazione in atto a causa del coronavirus e un picco di 400 persone in malattia sostituite con il personale disoccupato per la chiusura delle mense delle aziende private.
Qualche cliente, a dir la verità, é stato perso dopo l’apertura della procedura, ma non é stato così per tutti, per il Milan, ad esempio, ma anche per tante aziende private che si sono rivolte a Serist, cui, tra l’altro, non é mancato anche lavoro in Brianza: dai comuni di Agrate e Vedano, all’ospedale di Vimercate. Prima che il Tribunale fissasse il giorno dell’asta si era parlato di un affitto ponte di un paio di mesi dell’azienda in attesa della vendita.
Ma i tempi ravvicinati dell’asta hanno suggerito ai giudici di non perseguire questa strada. Secondo quanto confermato dall’attuale proprietà nei confronti della Serist sarebbero arrivate diverse manifestazioni di interesse anche di grossi gruppi del settore, Kompass, Sodexo, come di cooperative quali Cirfood, Camst e Vivenda e diverse aziende private quali la Fabbro, EP, Ladisa, Pellegrini. Per vedere chi di loro é veramente interessato a rilevare la società bisognerà però aspettare l’asta verificando chi spingerà questo interesse fino a partecipare. “Sono fiducioso sull’esito positivo del concordato” dice l’amministratore unico Serist Valter Zocchi. L’obiettivo, spiega, é “dare un futuro a tante famiglie e all’indotto e trasferire un’azienda e un brand di grande valore”.