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Mega ordine dalla Russia per Candy: «Fateci 10mila lavatrici»

Ennesima deroga ai contratti di solidarietà per gli operai della fabbrica Candy di Brugherio. Ma già a fine mese, il 29 settembre per la precisione, c’è il primo incontro per discutere la proroga: si parlerà di un taglio dei volumi produttivi a 300mila macchine.
Lo stabilimento Candy di Brugherio
Lo stabilimento Candy di Brugherio

Mentre si attende di scrivere il nuovo contratto di solidarietà che in Candy taglierà ulteriormente i volumi produttivi, i vertici aziendali tornano a chiedere ai lavoratori brianzoli il super-lavoro. In settimana i Fumagalli hanno spiegato alle Rsu di dover evadere un ordine per 10mila lavatrici. A richiederle è un cliente russo che le attende nel giro di qualche settimana. «Il modello domandato -ha spiegato Paolo Mancini , Rsu- era prodotto qui a Brugherio diversi anni fa. Poi l’azienda ne ha trasferito al produzione in Cina e, di recente, in Russia. Lo stabilimento russo tuttavia non è in grado di evadere l’ordine, quindi dovremmo subentrare noi». Si tratterebbe insomma di un nuovo salvataggio, dopo quello di agosto, in presenza di una commessa impegnativa che i i siti produttivi esteri non sanno gestire. In questi giorni i lavoratori si stanno confrontando per decidere come rispondere all’azienda, considerato che all’orizzonte ci sono tagli per 340 dipendenti; l’ipotesi più probabile comunque è che la risposta sia affermativa.


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Gli operai e le Rsu potrebbero infatti decidere di ribadire con la loro prestazione il concetto cardine della trattativa aperta quando l’esubero è stato annunciato: le maestranze italiane hanno livelli professionali, flessibilità e capacità organizzativa nettamente superiori. E, di conseguenza, il frutto del loro lavoro risulta di alta qualità. Lo si può chiamare anche Made in Italy ed è quello che qualche cliente, soprattutto in Europa, richiede espressamente all’azienda. Se dalla produzione arriverà un “si”, in azienda si dovrà allestire una linea da zero (quella utilizzata in passato è infatti stata smantellata da tempo) e avviare il lavoro la prossima settimana. Gli operai dovrebbero lavorare a tempo pieno per un paio di settimane e così il cliente avrebbe la sua consegna, nei tempi necessari. Ma la commessa dei russi non è l’unico extra del periodo.

Per tutto il mese di settembre infatti nello stabilimento di Brugherio tutto il personale continuerà a lavorare in deroga agli orari del contratto di solidarietà in corso, facendo turni di 8 ore al giorno anziché 4. Lo stesso, su richiesta dei vertici Candy, era successo a luglio e poi in agosto è stata la volta dell’ordine straordinario di un cliente straniero che pretendeva il Made in Italy e che fece rientrare 30 operai dalle ferie. Il quadro, per quanto incompleto, non sembra allineato con l’annuncio degli esuberi e della necessità di ridurre la produttività dello stabilimento brianzolo. Da 380-400mila macchine all’anno a 300mila. Questo taglio dovrebbe essere alla base del nuovo contratto di solidarietà previsto per fine ottobre ma ancora da ufficializzare. Il 29 settembre le parti si incontreranno per disegnare il nuovo contratto, considerando la diminuzione dei carichi produttivi.