Quanti in Lombardia sono soddisfatti dello stipendio a fine mese? Da una ricerca emerge che solo il 34% dei lavoratori si dichiara pienamente soddisfatto della propria posizione lavorativa e circa il 55% si sente abbastanza apprezzato e stimato sul posto di lavoro.
Sono i dati principali di “Le nuove lenti per il mercato del lavoro”, la ricerca nazionale firmata MAW, l’agenzia per il lavoro e parte di W-Group, con un campione di oltre 1.000 lavoratori lombardi.
Lavoro, quanto contano stipendio e carriera (importante, sì però)
Sul posto di lavoro, i dipendenti della provincia di Monza e Brianza sono tra coloro che più ritengono importante l’avere uno stipendio adeguato: lo indica l’83% delle risposte (su una medie di 75%); non come Lodi dove è il 100%, ma davanti a Lecco (81%), Milano è il 72%, Mantova il 65%, Cremona e Como il 73%, Brescia il 72%, Bergamo il 74%.
La carriera è molto importante per il 54% degli intervistati lombardi (la media nazionale è del 55%) ma, paragonata ad altri aspetti personali, si classifica al quarto posto dopo famiglia, realizzazione personale, e vita privata in generale. In particolare, a Milano e Bergamo la carriera conta molto per il 52% dei lavoratori, a Brescia per il 56%, a Monza-Brianza per il 53%, a Lecco solo per il 42%, a Mantova per ben il 58%, a Pavia per il 57%. Il picco più basso si registra a Como, dove la carriera conta molto solo per il 27% e quello più alto a Lodi dove i lavoratori che tengono molto alla carriera sono oltre il 60%.
Lavoro, stipendio e non solo: cosa conta oltre ai soldi
Oltre allo stipendio, a Bergamo, Brescia e Milano i lavoratori desiderano anche un bel clima lavorativo (57% per Bergamo, 58% per Brescia e Milano e per tutta la Lombardia), un ambiente confortevole (46% in Lombardia di cui 44% a Bergamo e Milano e 45% a Brescia), un luogo dove ci siano possibilità di crescita professionale (37% in generale, 39% a Bergamo, 35% a Brescia e 38% a Milano) e bassi livelli di stress (35% in Lombardia, 38% a Bergamo, 39% a Brescia, e solo il 24% a Milano) e dove i carichi di lavoro siano adeguati (36% per Lombardia, Bergamo e Brescia, 38% per Milano).
Anche la vicinanza del lavoro a casa è un aspetto particolarmente importante per il 30% dei lavoratori bresciani, mentre l’unione del team lo è per il 34% dei bergamaschi e per i milanesi conta particolarmente l’autonomia sul posto di lavoro (35%).
La percentuale più alta di dipendenti che possono lavorare in smart working è a Milano (20% contro media regionale del 6%).