L’altra faccia della crisi in Brianza Quattro su dieci fanno affari

L’indagine della Camera di commercio di Monza svela il doppio volto della crisi dove per il 21% degli imprenditori interpellati «l’impresa rischia di chiudere nel corso del 2014».
Un operaio al lavoro in una officina brianzola
Un operaio al lavoro in una officina brianzola FABRIZIO RADAELLI

La crisi in terra brianzola? Non riguarda quattro imprese su 10 che secondo una indagine della Camera di commercio di Monza nel corso del 2013 appena archiviato hanno mantenuto o aumentato il fatturato rispetto all’anno precedente. Di più: quasi dieci su cento hanno registrato un segno positivo a doppia cifra e superiore al 10%, per il 18,6 è rimasto invariato mentre il rimanente 12,5 si è dovuto accontentare di un volume di affari aumentato fino al 9%. Sono invece quasi due su 10 le attività imprenditoriali che nell’indagine hanno denunciato un calo superiore al 25% e un altro 17% è subito una flessione comunque in doppia cifra, tra l’11 e il 25%.

Nonostante questi dati, il 65% delle imprese intende attraversare il 2014 con lo stesso numero di dipendenti rispetto all’anno precedente. Per il 18% dei casi non sarà così visto che gli imprenditori sembrano intenzionati a ridurre la forza lavoro. Permane l’ottimismo anche se il 21% sostiene che «l’azienda rischia di chiudere». Il 66% degli imprenditori interpellati ritiene infatti il 2014 sarà «in miglioramento» (17,9%) oppure «in difficoltà, ma l’azienda riuscirà a resistere» (48,3). «Occorre sostenere questi segnali di fiducia che arrivano dalle imprese con misure finalizzate al sostegno dei posti di lavoro e del reddito delle famiglie» ha commentato Carlo Edoardo Valli, presidente dell’ente camerale brianzolo.