Cinque presidi e ciclo mobilitazione per sensibilizzare sugli incidenti sul lavoro. L’appuntamento è per sabato 26 ottobre. Le delegazioni di Monza e Brianza di Cgil, Cisl e Uil saranno presenti con 5 presidi nei “capoluoghi” degli ambiti territoriali di Monza e Brianza e sulle strade del territorio con una ciclo-mobilitazione di operatori e delegati sindacali, lavoratrici e lavoratori identificabili attraverso una pettorina gialla con i simboli delle tre organizzazioni sindacali. Il ritrovo sarà alle 9 del mattino in piazza Marconi a Vimercate. Da qui la ciclo-mobilitazione si muoverà verso i presidi di piazza Unità D’Italia (sempre a Vimercate), di Carate Brianza (piazza Cesare Battisti – ore 11.30), Seregno (piazza Martiri della Libertà – ore 12.30 con pausa ristoro), Desio (piazza Giovanni Paolo II – ore 14.30), per terminare a Monza (piazza Roma, Arengario – ore 16).
La ciclo-mobilitazione per la sicurezza sul lavoro: presidi a Vimercate, Carate, Seregno, Desio e Monza
In ogni presidio è previsto l’intervento di un rappresentante sindacale e di un rappresentante delle istituzioni invitate a partecipare. Si tratta di una iniziativa, fanno sapere i sindacati: “Per coinvolgere le cittadine e i cittadini per l’esercizio dei propri diritti su salute e sicurezza e per chiedere un maggiore impegno alle Istituzioni e l’assunzione piena di responsabilità alle parti datoriali”. I numeri dicono che nonostante le tante attività di prevenzione, formazione e supporto ai lavoratori e ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza “che vengono svolte quotidianamente dalle Organizzazioni sindacali e da altri soggetti, associativi e istituzionali” gli infortuni sul lavoro con oltre 40 giorni di prognosi restano stabili e aumentano quelli mortali e aumentano anche i casi di malattie professionali.
La ciclo-mobilitazione per la sicurezza sul lavoro: il problema maggiore nelle aziende più piccole
“Una parte maggioritaria degli infortuni avviene in aziende sotto i 30 dipendenti, nelle quali non solo non vengono elette rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, ma spesso non risultano neanche associate alle organizzazioni di rappresentanza datoriali – dicono i sindacati – Una parte importante del tessuto produttivo del nostro territorio provinciale rischia pertanto di non interloquire con nessuno dei soggetti impegnati nelle diverse attività di prevenzione”. L’obiettivo è far sì che la sicurezza sul lavoro “diventi una priorità inderogabile universalmente riconosciuta, una consolidata abitudine, al di sopra delle logiche del profitto”. La presa di coscienza collettiva secondo le organizzazioni sindacali “è l’unica via per rendere davvero efficaci gli interventi di sensibilizzazione e di formazione che vengono svolti quotidianamente sul territorio: diffondere una vera cultura della sicurezza sul lavoro può efficacemente prevenire gli infortuni e tutelare la salute dentro e fuori i luoghi di lavoro. Per questo – concludono – auspichiamo un’ampia partecipazione di lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini così da dare maggiore forza alle nostre rivendicazioni e la giusta risonanza alle nostre proposte”.