Infortuni sul lavoro, l’Ats riduce i presidi territoriali Psal: chiudono Desio e Ornago, resta Monza

L’allarme dei sindacati della settimana scorsa ha trovato conferma. Intanto metà del personale che prima era stato dirottato al contact tracing, al tracciamento per il Covid, tornerà ad occuparsi di vigilanza sui luoghi di lavoro. Da Cgil, Cisl e Uil un appello a Regione e Ministero perché mettano al primo posto la sicurezza
Intervento dei soccorritori sul luogo di un incidente sul lavoro
Intervento dei soccorritori sul luogo di un incidente sul lavoro

L’allarme è stato lanciato la settimana scorsa. E ora arriva la conferma. L’Ats vuole riorganizzare i servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Psal) passando dalle tre sedi storiche di Desio, Ornago e Monza, a una sola, quella del capoluogo di provincia.

Cgil , Cisl e Uil territoriali se lo sono sentite dire in un incontro (che si è svolto martedì) con la stessa Ats Brianza chiesto proprio per avere chiarimenti sulle intenzione dell’Agenzia Tutela della salute, nel quale si è parlato proprio del progetto di accentramento.

“Rimane tutta la preoccupazione per una scelta che impoverisce il presidio territoriale – spiegano i sindacati in un comunicato- e non trova le soluzioni necessarie a un effettivo rafforzamento del personale degli Psal”, affermano i rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti al tavolo.La cosa che temiamo di più è che l’attuale personale Psal vedrà una riduzione a causa dei pensionamenti e se non ci dotiamo degli strumenti necessari rischiamo il progressivo indebolimento dei servizi di sorveglianza e prevenzione degli infortuni sul lavoro”.

Una scelta al ribasso, insomma, che in un contesto in cui gli infortuni sul lavoro, anche mortali, tornano, purtroppo a fare notizia, non rassicura certo sull’efficacia dell’attività di controllo nei luoghi di lavoro. Cgil, Cisl e Uil chiedono, infatti, di potenziare il settore, a partire dal sistema scolastico universitario e delle scuole di specialità, tornando a formare i medici e i tecnici necessari al funzionamento di queste strutture.

“Abbiamo un modello universitario e delle scuole di specialità che non riesce a rispondere alle necessità delle funzioni pubbliche che sono alla base dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana”, aggiungono.

Ats Brianza, comunque ha assicurato che il 50% del personale che fino a questo momento era stato destinato al contact tracing, alla vigilanza, cioè, relativa alle norme anti Covid ora tornerà alle sue mansioni, quindi alla vigilanza sui luoghi di lavoro: “ Siamo parzialmente soddisfatti di questo riscontro, riteniamo che il personale degli Psal debba essere dedicato esclusivamente alla prevenzione e alla vigilanza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Quindi al più presto tutto il personale deve tornare a svolgere le proprie mansioni”. Il personale dello Psal verifica l’ottemperanza alle norme di sicurezza; svolge attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, interventi programmati e non programmati di ispezione e sorveglianza e, a seguito di infortuni sul lavoro, effettua indagini di polizia giudiziaria.

Dai sindacati intanto parte un forte appello alla regione e al Ministero perché la politica metta al primo posto la sicurezza nei luoghi di lavoro per rafforzare i presidi territoriali che se ne occupano.