Primo: il cuore industriale dell’Europa batte tra Germania e Italia. Secondo, il territorio di Monza e Brianza è responsabile di una fetta importante di quelle pulsazioni. Lo dice uno studio della Fondazione Edison e di Confindustria Bergamo, che alla vigilia del vertice Renzi -Merkel ha analizzato il sistema industriale e la sua vitalità nel vecchio continente. Traendone la conclusione che nella top ten dei distretti produttivi la Brianza c’è.
L’indagine ha preso in esame i territori con quote significative di valore aggiunto (il plusvalore, la ricchezza prodotta) e con occupati nell’industria oltre il 30% del totale, poi 20mila lavoratori del settore e altri parametri vincolanti. Il risultato è che in Europa rispondono a questi criteri solo 53 province e sono soprattutto tedesche e italiane. E tra le prime 23 nove sono in Italia, tredici in Germannia, una in Polonia. Senza contare che tra le aree di produzione superspecializzate tra le prime dieci ci sono sei province italiane e quattro tedesche: tra le italiane Bergamo, Brescia, Monza Brianza, Varese e Mantova.
Anche il dato del valore aggiunto, cioè la ricchezza prodotta a partire dalle materie prime, premia Monza e Brianza: tra le italiane in vetta c’è Brescia con 10,1 miliardi, poi Bergamo con 9,73 miliardi, Vicenza con 8 e Monza e Brianza con 7,48 (al sesto posto assoluto).