In Villa reale a Monza i dati sull’orientamento lavorativo dei giovani – VIDEO

Convegno in Villa reale a Monza organizzato da Assolombarda e Regione Lombardia per parlare di orientamento lavorativo dei giovani con dati sulla offerta e richiesta.
MONZA - CONVEGNO ORIENTA LAVORO IN VILLA REALE da sinistra Caimi Celada Sala
MONZA – CONVEGNO ORIENTA LAVORO IN VILLA REALE da sinistra Caimi Celada Sala Pier Mastantuono

Nel giorno dell’annuncio dell’arrivo dei nuovi provvedimenti restrittivi sui vaccini nelle scuole, martedì mattina Assolombarda e Regione Lombardia hanno proposto un convegno sull’orientamento lavorativo dei giovani, in questa fase di ripartenza anche delle aspettative di formazione verso l’ingresso nel mondo dell’impresa e dell’occupazione in generale.

Ad esporre i dati sulla offerta e richiesta e per invitare all’attenzione sul gap tra le scuole dell’obbligo e i gradi superiori, che formano la nuova classe di lavoratori del futuro, c’erano Fabrizio Sala assessore all’Istruzione di Regione Lombardia, il presidente di Assolombarda Monza e Brianza Giovanni Caimi, Augusta Celada, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, e Maria Brambilla, prorettore alla Programmazione e all’Organizzazione dei Servizi per la Didattica dell’Università degli Studi di Milano.

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Al fianco di rappresentanti di aziende del territorio, che hanno portato la loro esperienza, è intervenuta anche una insegnante del Mosè Bianchi di Monza, Patrizia Guandalini.

I relatori hanno esposto i numeri della ricerca lavoro, in un momento nel quale le imprese lamentano ancora una carenza marcata di figure formate e pronte all’inserimento, mentre il direttore Celada ha posto l’accento sul fatto che rispetto ad altri paesi anche europei, esista un gap profondo tra l’uscita dalle scuole dell’obbligo e il momento nel quale i ragazzi formati sono realmente pronti ad entrare nel circuito lavorativo. Celada ha sottolineato quanto questo ritardo possa essere in parte e solo in parte dovuto anche ad aspetti culturali storici e strutturali, della maggiore e prolungata permanenza dei giovani nell’alveo familiare.