Nell’ultimo anno più di un imprenditore lombardo su tre ha subìto un furto in azienda, in negozio o in casa. Emerge dalla indagine “Imprese e illegalità”, condotta nel mese di marzo 2015 dalla Camera di commercio di Monza e Brianza con oltre 400 imprenditori lombardi. I risultati hanno evidenziato un aumento della percezione della microcriminalità.
Il 18,5% degli intervistati è stato derubato nella propria abitazione, il 12% ha subito un furto di materiali di produzione: la percentuale di furti di rame o ferro o altro materiale in Brianza sale al 13,8%. Gli imprenditori dell’edilizia e del commercio risultano i più colpiti.
Il 20,6% dei commercianti lombardi denuncia furti ai prodotti in esposizione e solo il 17,6% non ha mai subito furti. Complessivamente quasi l’83% degli imprenditori lombardi ritiene che la microcriminalità sia aumentata negli ultimi anni.
Cresciuti i furti, c’è stata anche la corsa alle contromisure. Tra le misure adottate per contrastare il problema, al primo posto l’installazione di un impianto di videosorveglianza (64,8%; 69,6 a Milano, 64,8 in Brianza) mentre il 7,7% ha scelto di comprarsi il cane da guardia. A Monza e Brianza il dato sale all’8,8%, solo l’1,4% a Milano.
Gli imprenditori lombardi chiedono di aumentare il personale delle forze dell’ordine (62,5%) e vigili di quartiere (35,7%), oltre alla liberalizzazione di acquisto e uso della armi per sicurezza personale (19%): 1 imprenditore lombardo su 5 è favorevole all’uso delle armi per autodifesa (dato che sale al 26,2% per gli edili), mentre i commercianti si affidano alle ronde di volontari (16,2%).