La gara per l’individuazione del migliore offerente per l’affitto o l’acquisizione della Panem Italia-Nuova Panem di Muggò è andata a vuoto nonostante un paio di offerte giunte al tribunale di Monza. Martedì 16 luglio l’esito di «non aggiudicazione» nel corso dell’udienza davanti alla dottoressa Caterina Giovannetti. Nella stessa data i sindacati hanno sottoscritto l’accordo di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi all’Agenzia regionale del lavoro. Un accordo che riguarda tutti i 119 dipendenti di Muggiò che stanno ancora lavorando. Le offerte presentate che il giudice non ha evidentemente ritenuto congrue (era richiesto, tra l’altro, un contratto di affitto non superiore a quattro anni a non meno di 240mila euro l’anno) sono arrivate dal Gruppo Novelli che attualmente gestisce l’impianto di Muggiò, e dalla Logicompany 3 srl di Gubbio, azienda che – come affermano Cgil, Cisl e Uil «sembra abbia come missione industriale investimenti nel settore dei trasporti svolgendo attività di trasporto merci in ambito nazionale nel settore della grande distribuzione organizzata». Una eventualità per nulla gradita ai rappresentanti dei lavoratori che subito hanno chiesto «al comune di Muggiò di salvaguardare la destinazione industriale del sito di via Piave affinché sia impedita qualunque ipotesi speculativa».
Gara a vuoto per la Nuova Panem I sindacati: «Muggiò blindi l’area»
Due in gara ma il tribunale di Monza non assegna la Nuova Panem. Oltre al Gruppo Novelli, anche una società di trasporti. L’allarme del sindacato: «Nessuna speculazione». Firmata la cassa straordinaria per 119 dipendenti.