Electrolux di Solaro, ipotesi di accordo per nuovo piano industriale

Raggiunta nella serata di martedì l’ipotesi di accordo per l’avvio del nuovo piano industriale nello stabilimento Electrolux di Solaro.
La fabbrica Electrolux in Brianza
La fabbrica Electrolux in Brianza

Raggiunta nella serata di martedì l’ipotesi di accordo per l’avvio del nuovo piano industriale nello stabilimento Electrolux di Solaro. Il documento, se sarà approvato dai lavoratori, porterà nella fabbrica la nuova piattaforma di lavastoviglie di media ed alta gamma a fronte di nuove condizioni di competitività e, cosa che non guasta, nuove assunzioni.

Electrolux di Solaro, intesa dopo ultimi mesi a singhiozzo

Dubbi e tensioni potrebbero essere spazzati via da questa nuova opzione, dopo che, negli ultimi mesi, alla fabbrica di corso Europa si era lavorato a singhiozzo, con turni ridotti e giornate di chiusura programmata. Specialmente sotto le feste, i lavoratori erano rimasti a casa per lunghe giornate dovendo convivere con la naturale contrazione dello stipendio. A gennaio poi, la lenta ripresa dell’operatività, in attesa degli incontri tra i vertici sindacali e la proprietà per definire il futuro dello stabilimento locale.

Electrolux di Solaro, intesa per basi investimento di 102 milioni di euro

Se per le altre fabbriche della multinazionale svedese colosso dell’elettrodomestico sono previsti tagli di personale e riduzioni della spesa, per Solaro sin dall’inizio delle trattative si era parlato di un pesante investimento milionario e di “soli” dieci esuberi, da accompagnare con cospicuo contributo economico; tutti nel comparto impiegatizio e non in produzione. Sino a martedì, quando nella consueta sede di Saronno, l’incontro tra le parti ha prodotto un’intesa che prevede un massiccio investimento di 102 milioni di euro, con interventi di automazione sulle linee e il rinnovo dei reparti tecnologici ed è propedeutico al lancio di una nuova piattaforma di prodotto.

Electrolux di Solaro, i sindacati: «Stabilita assunzione di 100 lavoratori alla produzione dal 2024»

«A fronte di ciò è previsto che il gettito produttivo orario passerà sulle future linee di montaggio a 108 pezzi l’ora – spiegano dai sindacati le sigle Fim, Fiom e Uilm – Per assicurare che i carichi individuali di lavoro e gli indici di salute e sicurezza non peggiorino è stabilita la contestuale assunzione di 100 lavoratori addetti alla produzione, di cui 80 sulle linee di montaggio, 10 in magazzino e 10 nelle aree tecnologiche. Le assunzioni partiranno ad inizio 2024 e poi proseguiranno fino al 2026, man mano che entreranno in funzione le nuove linee, e saranno rivolte prioritariamente ai lavoratori che stanno lavorando o che hanno già lavorato con contratto a termine a partire dal 2020. Inoltre sarà avviata una verifica sulle professionalità e l’adeguatezza dei livelli professionali».

Nelle ore successive sono cominciate le assemblee in fabbrica per il confronto con i lavoratori, mentre nei prossimi giorni le vere e proprio consultazioni per approvare o negare il piano d’intervento.