Trenta posti disponibili per lo stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, per fare fronte alle necessità temporanee del sito. Una richiesta che l’Electrolux ha avanzato ai lavoratori dello stabilimento di Solaro che potranno andare, su base volontaria, a lavorare per un mese in Veneto (fine febbraio-fine marzo), spesati dall’azienda. Una opportunità che finora sarebbe stata accolta da una ventina di lavoratori, pronti a farsi una trasferta di quattro settimane. Uno strumento che rientra, come ribadiscono in un volantino, le Rsu Fim, Fiom e Uilm, della fabbrica di Solaro, nell’accordo in essere tra azienda e sindacato per la gestione della crisi dello stabilimento. In un incontro svoltosi mercoledì la direzione del personale ha chiarito alla rappresentanza sindacale unitaria che i trasferimenti volontari riguarderanno il periodo fine febbraio-fine marzo, e che prevedono un’auto ogni cinque lavoratori, spese di trasporto a carico dell’azienda, il rimborso delle ore di viaggio retribuito all’85 per cento, il pernottamento e un rimborso giornaliero.
Un pacchetto che significa, per i dipendenti pronti a spostarsi in Veneto per un po’, un incremento di stipendio di 300 euro lordi al mese. Cifra alla quale, spiega ancora la Rsu, si aggiunge la retribuzione piena perché si lavorerà per otto ore al giorno. «E’ tutto previsto nell’accordo –spiega Omar Beretti della Fim Cisl- Senza obbligo per i lavoratori e per un periodo limitato». «Solaro tra gli stabilimenti Electrolux –gli fa eco Alberto Larghi della Fiom Cgil- è quello più scarico di volumi, 300mila pezzi in meno rispetto al piano industriale. A Susegana temporaneamente si verifica la situazione inversa: ci sono più frigoriferi da fare». Ci sono esuberi dichiarati anche lì, ma una situazione contingente di mancanza di personale che potrebbe essere colmata attingendo ai dipendenti di altri siti del gruppo.
Sulla vicenda pure l’azienda si è espressa con una nota ufficiale di Marco Mondini HR Country Director (il responsabile del personale) di Electrolux Italia: «L’azienda sta valutando l’opportunità di un trasferimento temporaneo di alcuni lavoratori dallo stabilimento di Solaro per far fronte a un’esigenza puntuale ed eccezionale relativa ad un prodotto specifico dello stabilimento di Susegana, in applicazione degli accordi sottoscritti con il sindacato proprio sui trasferimenti tra realtà del Gruppo, utili anche ad alleggerire il ricorso ai contratti di solidarietà. Le dichiarazioni continue relative alla carenza strutturale di organico dello stabilimento di Susegana sono prive di fondamento, visto che per almeno sei mesi all’anno nello stabilimento si lavora a un regime di orario ridotto di 6 ore»