La crisi si è fatta sentire, e anche pesantamente, con quelle 940 imprese del comparto perse tra 2009 e 2016. Ma il made in Brianza rimane una colonna dell’industria del territorio, capace di contare più di 9mila imprese e 100mila occupati. Sono i numeri che emergono dal rapporto “Eccellenza manifatturiera in Brianza – Le Imprese e focus sul mercato del lavoro”, elaborato dall’ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro imprese e Istat. Il rapporto dettagliato “Eccellenza manifatturiera in Brianza – Le Imprese e focus sul mercato del lavoro”.
Il rapporto tra imprese e occupati fa dire alla Camera che circa 1 occupato su 3 di Monza e Brianza lavora nell’industria in senso stretto escluse le costruzioni (29,4%), un “dato che si colloca sia al di sopra della media regionale che nazionale, secondo i dati Istat”. A fine 2016 l’industria manifatturiera brianzola ha fatto registrare con oltre 109mila addetti una crescita del +6,1% in un anno, contro il -0,5% registrato dagli occupati totali nel territorio. Cifre che fanno dire al presidente Carlo Edoardo Valli che «i dati positivi dell’andamento delle imprese e dell’occupazione in Brianza sono incoraggianti, e ci portano a guardare con fiducia ai prossimi mesi. Allo stesso tempo, ci attendiamo ulteriori misure economiche che sostengano con forza gli investimenti e l’occupazione».
“ Complessivamente le imprese dell’industria manifatturiera sono 9.132, pari al 14,3% delle imprese attive a Monza e Brianza, che vanta una specificità manifatturiera superiore rispetto alla media regionale e a quella nazionale (rispettivamente l’11,9% e il 9,6% del totale delle attive)” si legge nel rapporto che traccia anche la geografia delle specializzazioni: l’area in cui la presenza del manifatturiero è più diffusa è quella a nord di Monza, con capofila il comune di Meda, dove circa 1 impresa su 4 opera nell’industria manifatturiera (24,6%), seguita da Lentate sul Seveso (21,6%) a cui si aggiungono Briosco (21,4%) e Sovico (21,1%).
Vince la meccanica con 2.757 imprese, il 30,2% del totale, seguita dal legno arredo, con un peso del 23% sul totale (quasi 2.100 imprese), poi il tessile (9,1%). “Anche l’elettronica con un peso del 6,7%, rappresenta un comparto di rilievo per il sistema imprenditoriale locale”.
I comuni più manifatturieri? Per la meccanica Besana in Brianza (45,7% del totale delle imprese manifatturiere), Renate (47,1%), Veduggio con Colzano (50%) e Briosco (53,2%), mentre “le industrie manifatturiere della moda si concentrano nel nord della Brianza, a Giussano e Seregno (per entrambi la concentrazione è del 16,5% circa)”. Nel legno-mobile trionfa Meda, dove il comparto copre i due terzi delle imprese manifatturiere locali ( 65,3%), quindi Lentate sul Seveso (54,9%), Bovisio – Masciago (45,2%), Cesano Maderno (43,6%) e Lissone (41,3%).