Cinquemila tamponi al giorno in più rispetto ai 7 mila medi che vengono realizzati in questo periodo. È la promessa dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera.
Dal 12 agosto, infatti, tutte le Ats lombarde stanno raccogliendo online o telefonicamente la prenotazione per il tampone che va effettuato nelle 48 ore successive al ritorno in Italia. A Seriate, riferimento per l’aeroporto di Bergamo, al tampone si può accedere anche senza prenotazione. Ne sono già stati eseguiti qualche migliaio.
“Da giovedì a Malpensa i viaggiatori potranno fare il test virologico – aggiunge l’assessore – grazie ai volontari della Protezione Civile, agli operatori sanitari dell’Ats Insubria, delle Asst Sette Laghi e Valle Olona”.
Un servizio che non si potrà effettuare a Linate per mancanza di spazi adeguati.
«Chiediamo a coloro che ritornano da Spagna, Croazia, Grecia e Malta – sottolinea l’assessore – di compilare online la richiesta per il test a uno degli indirizzi riportati sul sito www.lombardianotizie.online/rientri-estero/ che verrà effettuato dalle Ats di riferimento base al proprio domicilio o di prenotare telefonicamente al numero 116117 indicando la data di arrivo in Italia. In poche ore verrà fissato l’appuntamento nel presidio più vicino a casa, anche con la formula del Drive Trough. In attesa del tampone, è fondamentale il rispetto delle norme igienico sanitarie principali, non è previsto alcun isolamento fiduciario”.
Sull’argomento sono intervenuti nei giorni scorsi i consiglieri regionali dem Carlo Borghetti e Gianni Girelli: “Ci chiediamo se l’ordinanza della Regione per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta o Spagna sia sufficiente, anche perché le ATS sono in grande difficoltà nel garantire i tamponi a queste persone entro le 48 ore previste. Oltretutto stiamo assistendo nell’ultima settimana a un continuo calo nei tamponi effettuati in Lombardia: perché?! Gallera ha parlato più volte di un potenziale in Regione di oltre 25mila tamponi al giorno. Oggi sono stati poco più di 4mila… Abbiamo visto dalle notizie di stampa che a Roma-Fiumicino i tamponi in aeroporto si fanno già: quanto ci vuole per far partire l’esecuzione dei tamponi in aeroporto anche a Malpensa e negli altri aeroporti lombardi? Non vorremmo che i lombardi che rientrano dalle vacanze fossero dirottati (o si recassero autonomamente) agli ospedali in cerca di tampone, rischiando di veder ripetere l’errore della Fase1, quando le strutture ospedaliere diventarono loro malgrado luoghi di diffusione del contagio.
Chiediamo a Fontana e Gallera di sostenere e utilizzare adeguatamente i Dipartimenti di Prevenzione delle ATS, che sono le strutture deputate in primis alla lotta al virus, e ci chiediamo: tutti i dipartimenti di prevenzione lombardi hanno la dotazione effettiva di almeno un operatore ogni 10mila abitanti per le prestazioni di contact tracing come indicato dal Ministero della Salute?”