Confindustria su tasse e imprese Fatturato giù, ma l’Imu raddoppia

Diminuisce il fatturato, ma l’Imu raddoppia. Ha dell’incredibile il risultato di un’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza su un campione di 76 imprese associate di tutti i settori del tessuto economico, per verificare l’incidenza della tassazione locale sul fatturato aziendale.
Studio di Confindustria brianzola su imprese e tasse
Studio di Confindustria brianzola su imprese e tasse

Diminuisce il fatturato, ma l’Imu raddoppia. Ha dell’incredibile il risultato di un’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza su un campione di 76 imprese associate di tutti i settori del tessuto economico, per verificare l’incidenza della tassazione locale sul fatturato aziendale. Confrontando, infatti, Ici e Imu emerge che nel 2012 queste imprese hanno fatturato complessivamente 1 miliardo 900 milioni di euro, versando quasi 4 milioni e mezzo di euro di Imu, ovvero il doppio rispetto all’anno precedente quando lo stesso campione – a fronte di un fatturato complessivo che era più alto, cioè di 2 miliardi di euro – aveva invece versato un a quota Ici più bassa, pari a 2 milioni e mezzo di euro.

Ampliando poi la stima a tutte le imprese di Confindustria, con un fatturato 2012 di 12 miliardi di euro, l’Imu è costata complessivamente circa 30 milioni di euro. Un incremento che oltretutto ha colpito le imprese proprio nell’anno peggiore della crisi, visto che il fatturato complessivo delle aziende di Monza e Brianza è diminuito di 98 milioni 500 mila euro, con una variazione negativa del -5%, ma anche iniquo: sia perchè l’Imu viene vista come una patrimoniale mascherata che colpisce le imprese indipendentemente dal loro andamento economico e reddituale, sia perchè le aliquote variano da comune a comune, così come per la Tarsu che a sua volta nel 2012 ha gravato sulle imprese-campione per un valore complessivo di 666 mila euro. E in agguato c’è la Tares.