Caro benzina, stangata a quasi 2 euro: «Le accise il vero nodo»

La stangata scatta spesso in questo periodo su strade e autostrade: la benzina è volata a quasi 2 euro, l'esperto spiega perché.
Una pompa di benzina
Una pompa di benzina

La stangata scatta spesso in questo periodo su strade e autostrade. E, puntualmente, costringe gli automobilisti a un ulteriore salasso da pagare nei distributori di benzina e gasolio. E poiché in Italia oltre l’80% delle merci viaggia su gomma, diventerà più pesante anche il costo della spesa.

Caro benzina, stangata a quasi 2 euro: l’analisi di Stefano Valvason

«In questo momento dell’anno – spiega Stefano Valvason, laureato in ingegneria, direttore generale dell’Associazione delle Piccole e Medie Industrie che tra Milano e Monza conta 2mila associate – c’è sempre un aumento della domanda: la gente va in vacanza, il traffico cresce e c’è chi ne approfitta per ottenere un incasso maggiore. Va detto che ora ci sono alcuni fattori che possono avere influito sull’aumento dei prezzi. Le riserve americane hanno registrato una diminuzione. In Europa, inoltre, alcune raffinerie si sono fermate».

Stefano Valvason Api
Stefano Valvason Api

Caro benzina, stangata a quasi 2 euro: il costo delle accise vale 24 miliardi di euro l’anno per lo Stato

Ma tutto questo non basta a giustificare l’impennata dei prezzi di questi giorni. «Il vero tema – precisa Valvason – è il costo delle accise. Su un litro di benzina il prelievo fiscale, dato dall’accisa e dell’Iva, pesa per il 55%. Il restante 45% è costituito dal costo industriale e dal margine del gestore del distributore».

Le accise sui carburanti permettono allo Stato di incassare circa 24 miliardi di euro all’anno. Una cifra enorme, fondamentale per uno Stato già pesantemente indebitato. Logico, quindi, che la benzina e il gasolio siano, da sempre, un mezzo per mettere insieme denaro «pronta cassa» per dare sollievo alla sempre più assetata macchina statale. Ci sarebbero anche altri mezzi, ma questo è il più comodo e immediato.

Caro benzina, stangata a quasi 2 euro: «Agire sulla spesa pubblica e lotta all’evasione fiscale»

«Per ridurre il costo dei carburanti – aggiunge Valvason – bisognerebbe agire sulla spesa pubblica e concentrarsi sulla lotta all’evasione fiscale. L’esposizione dei cartelli con il prezzo medio dei carburanti è un’operazione di immagine. In questo momento ci possono essere dei problemi che possono aver causato l’incremento dei prezzi, ma il problema è appunto un altro. Siamo la nazione con i prezzi dei carburanti più alti d’Europa. Servirebbe uno Stato con meno regole e più controlli».

«Per quanto riguarda i prossimi mesi – conclude il direttore generale di A.P.I. – non penso che i prezzi registreranno un calo. Di solito, una volta cresciuti, restano alti. Adesso, come altra conseguenza, tutta la filiera dei trasporti dovrà fronteggiare un aumento dei costi». Costi che, inevitabilmente, verranno scaricati sul consumatore finale.