I lavoratori della Sira di Caponago in sciopero contro i 30 licenziamenti previsti per i prossimi mesi. Il picchetto è stato organizzato mercoledì mattina, sotto la pioggia, all’esterno della sede di via Senatore Simonetta. Alla base della protesta la decisione dell’azienda di demoralizzare la produzione in Romania.
«Purtroppo la decisione è ormai irreversibile – spiegano i lavoratori – La procedura era nell’aria già da tempo, noi lotteremo per ricevere il trattamento migliore possibile. Rimarremo in sciopero almeno fino a lunedì, quando si terrà il secondo incontro con l’azienda».
Per la società, che dal oltre 30 anni opera nel mondo del Broadcasting e delle Telecomunicazioni ma che da diversi anni è entrata a far parte della multinazionale tedesca Kathrein, questi sarebbero solamente gli ultimi licenziamenti: «Nel 2011 eravamo circa 270 persone – spiega Alfonso Cinquegrana rappresentante sindacale Fim Cisl – Da quel momento in poi è iniziata una raffica di licenziamenti. Questa è la quarta mobilità richiesta in 7 anni. Ora siamo in 42. Gli esuberi saranno 30, mentre per gli altri 12 lavoratori l’azienda riferisce che avranno un futuro nel “commerciale”».