Candy a Brugherio: il 65 per cento dei lavoratori dice sì all’accordo che scongiura 207 licenziamenti

L’esito positivo del referendum votato martedì 18 settembre scongiura 207 licenziamenti che sarebbero potuti scattare dal 23 settembre.
Lo stabilimento Candy di Brugherio
Lo stabilimento Candy di Brugherio Fabrizio Radaelli

Via libera dai lavoratori della Candy di Brugherio all’ipotesi di accordo raggiunta la settimana scorsa con l’azienda, che scongiura i 207 licenziamenti che sarebbero scattati dal 23 settembre.

Nel referendum svoltosi martedì 18 settembre, i 480 votanti si sono espressi per il 65 per cento a favore dell’accordo (non 75 come scritto in un primo momento, ndr), che prevede per un anno il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria con un aumento dell’orario di lavoro, e per il 2019 un ulteriore aumento dell’orario di lavoro in assenza di cassa integrazione. Il tutto grazie all’aumento di macchine prodotte (da 300mila a 500mila all’anno) e alla rimodulazione di altri aspetti contrattuali.

«In questo modo -spiega Paolo Mancini della Fiom Cgil, coordinatore della Rsu aziendale,- garantiamo nel tempo il livello dello stipendio, superiore a quello attuale. Ringrazio i delegati di fabbrica per il lavoro svolto in questi mesi. Il risultato raggiunto è anche merito loro».

Nei prossimi giorni sindacati a azienda si incontreranno per la formalizzazione dell’accordo.