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Burago, colpo grosso della Bruno Presezzi: ha acquistato la Franco Tosi di Legnano

L’ufficialità si è avuta mercoledì 18 marzo: la Bruno Presezzi di Burago Molgora ha acquistato per 3 milioni e 660mila euro la storica Franco Tosi di Legnano
Burago, colpo grosso della Bruno Presezzi: ha acquistato la Franco Tosi di Legnano

La Franco Tosi, storica azienda metalmeccanica di Legnano, uno dei simboli della rivoluzione industriale in Italia, è ora di proprietà

della Bruno Presezzi di Burago Molgora. L’ufficialità si è avuta mercoledì mattina, poco dopo mezzogiorno, quando l’impresa del Vimercatese ha ricevuto la comunicazione scritta da parte del commissario straordinario Andrea Lolli.

L’offerta accettata dall’amministrazione straordinaria prevede il pagamento di 3milioni e 660mila euro, l’occupazione per 170 lavoratori della Franco Tosi, con la possibilità di raggiungere quota 210 entro due anni e un milione di affitto per la sede legnanese.

A contendere la Franco Tosi alla società buraghese di ingegneria, lavorazioni e costruzioni meccaniche c’erano la Termomeccanica La Spezia, ma anche gli indiani della Patel. Anche la De Pretto di Schio si era fatta avanti, inizialmente, ma con una dichiarazione di interesse più blanda rispetto a quelle delle altre aziende.

«Noi abbiamo intenzioni serie – aveva spiegato al Cittadino a trattative in corso Alberto Presezzi , socio unico e presidente della Bruno Presezzi-. Lo facciamo per creare valore. La Franco Tosi a Legnano è una presenza storica, un’orgoglio cittadino. La nostra azienda va bene e può diventare complementare». L’obiettivo, quindi, è un arricchimento delle reciproche attività. Alberto Presezzi aveva sgombrato il campo dalle polemiche che hanno accompagnato la presentazione delle offerte: «Hanno detto che vogliamo lasciare Legnano entro due anni, ma non è vero. Nel nostro settore per investimenti si parla di almeno dieci anni». Tra l’altro la Bruno Presezzi ha già contribuito all’attività della Franco Tosi, subappaltando l’anno scorso all’azienda una commessa di lavoro da 33 milioni di euro per clienti della zona del Golfo Persico.