Il rischio è un taglio del 25 per cento sugli stipendi dei dipendenti. È questa la materia oggetto della trattativa in corso alla Folletto. O, per meglio dire, alla Werkam. È questo il nome dell’azienda a conduzione familiare che pochi mesi fa ha acquisito l’attività del colosso degli aspirapolvere sul territorio arcorese. “La nuova proprietà -ha spiegato dalla Fiom Matteo Moretti, riassumendo gli ultimi mesi di sforzi- ci ha presentato un piano che da un lato è rassicurante perchè non taglia posti e prevede investimenti, ma dall’altro è problematico. Il problema è il costo del lavoro che in azienda è troppo elevato secondo la proprietà, penalizzando la competitività dell’azienda e quindi anche la possibilità di investire”.
Per questo la Werkam ha ipotizzato un taglio sugli stipendi del 25 per cento. La faccenda è ora oggetto di una trattativa sindacale, ma anche di un percorso attraverso le istituzioni. E proprio in settimana i rappresentanti dei lavoratori hanno incontrato la IV Commissione Attività produttive, presieduta dal vicepresidente Carlo Malvezzi.
Malvezzi ha illustrato le possibilità legate alla recente legge regionale sulla competitività, concetto ribadito dal consigliere regionale brianzolo, Enrico Brambilla. Il percorso istituzionale proseguirà lungo i binari tracciati, sia in Regione che in Comune ad Arcore, ma intanto i sindacati continuano il dialogo con la proprietà e si cercano nei bilanci voci che consentano dei risparmi senza intaccare lo stipendio di 70 lavoratori. L’entità dei salari in azienda è obiettivamente consistente, in seguito alla storia sindacale della Folletto e ad altri fattori. “In molti casi però stiamo parlando di operai -ha chiarito Moretti- e di operai che hanno assunto degli impegni con i mutui sulla casa o altre spese. Non si può pensare che il risparmio voluto dall’azienda per essere più competitiva e aumentare gli investimenti lo paghino i lavoratori”. Il taglio di un quarto del salario potrebbe insomma tradursi per molti dipendenti in un’emorragia grave rispetto alle esigenze dei bilanci familiari.