Annunciano battaglia i lavoratori di Candy. Dal 13 novembre partiranno scioperi a ripetizione, per 15 minuti ogni due ore di lavoro. Per tutta la settimana e fino a quando non riprenderà il tavolo negoziale sulla gestione degli esuberi, interrotto il 30 ottobre in Confindustria a Monza.
E, con ogni probabilità, la protesta verrà avviata anche con manifestazioni davanti al Candy Arena, palazzetto dove gioca il Vero Volley e dove approdano regolarmente le telecamere televisive.
Le ragioni della protesta: da un lato l’esiguità degli incentivi alla fuoriuscita; dall’altro la pretesa di ridurre i tempi di produzione, provvedimento che automaticamente ridurrebbe la necessità di personale. Il terreno su cui si innestano queste problematiche è già molto critico, perché l’azienda viaggia con la spada di Damocle di 300 licenziamenti annunciati. Potrebbero diventare realtà dal settembre 2018. E, se la produttività aumentasse, plausibilmente aumenterebbero anche gli esuberi.
«Candy sta avviando questa nuova linea che dovrà produrre 85 macchine all’ora contro le 60 di adesso – ha spiegato dalle Rsu Paolo Mancini – ma vogliamo che l’azienda si impegni ad aumentare i volumi produttivi per evitare che questo provvedimento ci si ripercuota contro. Chiediamo che a budget vengano messe 400mila macchie all’anno contro le 320mila. I lavoratori sono in pieno accordo con la linea che abbiamo pianificato: scioperi e manifestazioni strategiche».