Le bollette da una parte, la benzina dall’altra. E poi l’inflazione. Risultato: 1300 euro in più da sborsare in un anno. I conti in tasca alle famiglie lombarde li ha fatti Adiconsum, attivando tutte le sue sedi, provincia di Monza compresa, e sentendo 500 nuclei. «Milano metropoli costa un po’ di più -spiega Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia- per il resto il dato che ne esce è abbastanza uniforme, sostanzialmente simili in tutte le realtà territoriali». In regione, insomma, è così dappertutto. Gli elementi che concorrono a impoverire le famiglie, quelle del sondaggio sono mediamente composte da tre persone, sono noti: i rincari di gas ed energia elettrica sono ormai operativi, l’emergenza materie prime.
Una situazione che potrebbe avere pesanti ripercussioni anche sui consumi in vista del Natale. Se la borsa è vuota si compreranno meno regali o comunque si farà molta più attenzioni a quanto si spende. L’allarme di Adiconsum, nel dettaglio, nasce dalla constatazione che i consumi registrati nei primi 10 mesi dell’anno per la bolletta elettrica rivelano un aggravio di 410 euro a famiglia. Se si passa al gas, poi, l’incremento stavolta è di 370 euro, sempre in un lasso di tempo di dodici mesi. Stessa solfa per quanto riguarda il carburante, benzina o altro che sia, settore nel quale i rincari arrivano fino a 305 euro. L’elenco delle spese, d’altra parte, non è finito qui: costa di più anche il cibo, mantenere un’abitazione, i servizi e le spese sanitarie. Il più 3% fatto segnare dall’inflazione porta altri 200 euro alla voce delle uscite. «Energia elettrica, gas, carburante, spese sanitarie e generi alimentari sono indispensabili per la vita delle famiglie – conclude Piarulli -. Incrementi di prezzo in queste percentuali rischiano di allargare ulteriormente il fenomeno della povertà».