Acinque approva il piano industriale da 316 milioni

Un maxi piano industriale per Acinque Spa per continuare ad essere il punto di riferimento nell'ambito delle risorse energetiche e ambiente.
La centrale di cogenerazione di Acinque

Il Consiglio di amministrazione di Acinque S.p.A. ha approvato il Piano Industriale 2024-2028 del Gruppo. Con questo documento, in coerenza con le precedenti linee strategiche, Acinque vuole rafforzare il proprio posizionamento, qualificandosi sempre più come un attore – punto di riferimento per la gestione integrata delle risorse energetiche, ambientali e idriche – in grado di contribuire realmente al progresso dei territori in cui opera, prendendosene cura, valorizzandone le peculiarità e favorendone la crescita. Acinque racconta di una territorialità che incontra l’innovazione a beneficio di tutti.

Acinque approva il piano industriale e la transizione energetica

“Transizione energetica” ed “Economia circolare” si confermano i pilastri fondamentali su cui concentrarsi al fine di favorire uno sviluppo sostenibile dei territori attraverso obiettivi di decarbonizzazione e valorizzazione degli scarti come nuove risorse. Un intento che si concretizza mettendo a disposizione di tutti gli stakeholders le migliori soluzioni innovative e sostenibili per un utilizzo razionale ed efficiente delle risorse nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Vengono privilegiati investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi green prefissati con risparmi misurabili nella riduzione delle emissioni CO2 (ca. 375 k ton di emissioni CO2 evitate in arco piano) e integrati nel Piano come KPI di sostenibilità.
Il Gruppo vuole essere protagonista di una transizione ecologica giusta e inclusiva (Just Transition) perché include nelle traiettorie di sviluppo anche la dimensione sociale, insita nell’operato di imprese come Acinque. Una transizione che si traduce nell’attenzione alle persone e nella valorizzazione del loro lavoro, nell’impegno a ridurre le emissioni di gas serra anche attraverso l’impiego di soluzioni innovative e la digitalizzazione dei processi, oltre che in una gestione sostenibile della catena di fornitura che metta in sicurezza gli approvvigionamenti e nel dare costante supporto al benessere delle comunità di riferimento.
Tutti questi aspetti rivestono un ruolo cruciale all’interno del Piano Industriale e sono le leve in grado di abilitare realmente il cambiamento e raggiungere i traguardi di business. In particolare, il Gruppo:
si rinnova nell’assetto organizzativo articolandosi in 3 business unit (Vendita e Soluzioni Energetiche, Reti e infrastrutture, Ambiente) per rispondere ad esigenze di razionalizzazione delle attività al fine di conseguire sinergie organizzative e commerciali oltre che efficienze economiche ed operative. Il Gruppo vuole attrarre i migliori talenti, credendo fortemente nella valorizzazione del capitale umano, nell’inclusione e nell’eguaglianza di genere;
persegue una crescita che rispetti l’ambiente e le risorse naturali, generando valore condiviso, in termini di utilizzo razionale delle risorse, qualità dei servizi e vivibilità dei territori di riferimento, valorizzando la vicinanza e l’attenzione alle comunità locali;
è orientato a sviluppare soluzioni digitali e innovative per migliorare i processi gestionali e operativi e a garantire una catena di fornitura responsabile in termini ESG.

Acinque approva il piano industriale e gli investimenti

Il Piano Industriale 2024-2028 prevede investimenti complessivi pari a 316 milioni di euro, di cui 54% ammissibili alla tassonomia finalizzati a garantire valore e continuità nel lungo termine per tutti i territori nei quali il Gruppo opera. Il valore dei progetti correlati a specifici obiettivi per lo sviluppo sostenibile è pari a 270 milioni di euro (circa il 71% del totale), di cui 224 milioni di euro di investimenti riferiti al Gruppo e 46 milioni di euro connessi a interventi di efficientamento e riqualificazione energetica presso terzi. Nel dettaglio, la Business Unit Reti e Infrastrutture è caratterizzata dal continuo rinnovamento degli asset, dalla digitalizzazione e servizi smart a supporto dell’incremento di efficienza. Per la Business Unit Ambiente è centrale l’installazione della nuova turbina per la produzione di energia elettrica green, e l’efficientamento delle attività di igiene urbana.
Con riferimento alla Business Unit Vendita e Soluzioni Energetiche il focus è la digitalizzazione con implementazione del nuovo CRM, lo sviluppo di infrastrutture strategiche per il territorio (parcheggi, impianti sportivi), la decarbonizzazione dei consumi dei propri clienti, attraverso l’erogazione di soluzioni di efficienza e risparmio energetico. Nel quinquennio 2024-2028 resta costante l’attenzione sul mantenimento dell’equilibrio finanziario. L’attenzione riservata alla generazione di cassa, alla gestione efficiente del capitale circolante e della gestione finanziaria permette di consolidare in arco piano solidi ratios con un rapporto Indebitamento Finanziario Netto /EBITDA inferiore a 3x e Leverage non superiore a 0,75. Ebitda 2028 previsto pari a 97,2 milioni di euro con CAGR ’24-’28 pari al 3,1%. Il Gruppo mantiene una forte attenzione agli azionisti prevedendo un pay out medio in arco piano di oltre 90% del risultato netto di Gruppo.

Acinque approva il piano industriale e le parole di Canzi e Cetti

“L’obiettivo strategico del Piano – sottolineano il presidente Marco Canzi e l’amministratore delegato Stefano Cetti è quello di generare valore a beneficio dei territori in cui operiamo e di cui siamo diretta espressione”.
Le aziende del gruppo Acinque, oltre che affidabile punto di riferimento nelle forniture e nelle prestazioni legate all’energia e all’innovazione, si propongono come driver di crescita sostenibile al fine di cogliere le opportunità di sviluppo mettendo a disposizione le proprie competenze e facendo rete fra gli attori locali”.
“Il documento imprime ulteriore slancio nel nostro riposizionamento: sostenuto da 316 milioni di euro di investimenti, il Piano sviluppa infatti l’ambizioso proposito di rendere ancor più infrastrutturate e attrattive le città di riferimento attribuendo ai nostri territori un ruolo proattivo e protagonista”.