Sono passati trent’anni ma insomma: difficili dimenticarli, per chi li ha vissuti. Perché gli Ottanta, a distanza di tempo, sono stati un po’ tutto e un po’ niente. Come quelle figurine firmate da Elio Fiorucci e dalla Panini. Un trionfo di pop che ha segnato un’epoca, gli anni Ottanta colorati e rampanti, la fase cruenta della contestazione e il reflusso, la Milano da bere e i talenti che ancora quella città ha portato nel mondo. Un po’ tutto e un po’ niente, appunto.
Quella collezione è datata 1984 e da giovedì 6 novembre, per una settimana, saranno protagoniste del Micromuseo di Monza, alla Casa della Luna rossa (via Lambro 1): il museo vetrina strizza l’occhio un po’ alle arti, un po’ alla comunicazione e un po’ al design e riporta a galla, trent’anni dopo, un’icona della Milano di allora. Elio Fiorucci, appunto.
Il micromuseo da poco più di due metri quadrati prosegue così nelle micromostre, dopo avere chiuso ieri la piccola personale di Betty Zola e le sue “Anime”. Il programma espositivo prosegue da giovedì prossimo, 13 novembre (il giorno dopo la chiusura della mostra di Fiorucci) con Enrico Berardi , Isa Locatelli, Alessandro Pagani, Lucio Boscardi. Il vantaggio? Il MimuMo è aperto sempre: 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Basta passare da via Lambro.