Seregno, l’istituto Levi propone un corso di formazione al teatro: entusiasti gli studenti

Il progetto è stato affidato a Stefano Lo Jacono e coinvolge quattordici giovani, alcuni dei quali sono reduci dalle analoghe esperienze positive vissute negli anni scorsi
Il coordinatore Stefano Lo Jacono con i corsisti

Sessanta ore, quarantaquattro delle quali di lezione e sedici dedicate invece alla preparazione ed alla realizzazione dello spettacolo finale. È l’articolazione del corso di formazione al teatro promosso anche quest’anno dall’istituto Levi di via Briantina a Seregno, che coinvolge quattordici studenti dei vari indirizzi di studio ed è guidato da Stefano Lo Jacono. «Il copione su cui stiamo lavorando -spiega Lo Jacono- ha come titolo “Freak Show” e la sua messa in scena è prevista nel mese di maggio. Purtroppo, diversamente da quanto è avvenuto nella scorsa primavera, L’Auditorium di piazza Risorgimento non sarà disponibile in quel periodo, per cui probabilmente saremo costretti a scegliere una struttura fuori città, in grado di ospitarci». Il coordinatore dell’attività quindi prosegue: «In questo momento, dopo le prime lezioni di propedeutica, con un lavoro sul corpo, sulla voce e sul personaggio, abbiamo iniziato la lettura del testo. La mia soddisfazione è che alcuni corsisti, in coda all’esperienza precedente, siano tornati anche quest’anno».

Istituto Levi: le opinioni degli iscritti al corso

Corsisti che, dal canto loro, chiamati in causa, non nascondono il proprio entusiasmo, al di là delle differenti aspettative e dei differenti pregressi di ciascuno. «Era da un po’ di tempo a questa parte -conferma Gabriele De Palmache pensavo di fare il corso di teatro. E mi sto trovando molto bene». Analogo è lo stato d’animo di felicità che emerge dalle parole di Lorenzo Loporchio: «Sapevo che in questo contesto avrei trovato nuovi amici. I miei genitori ed altri parenti, che avevano vissuto un’avventura simile, mi hanno consigliato di provare. L’anno scorso avevo seguito altri corsi: con il teatro è la mia prima esperienza». Per Angelica Petracca, invece, la molla è stata costituita dalla partecipazione come spettatrice alla performance conclusiva del progetto nel 2024: «L’anno scorso ho visto lo spettacolo di fine corso e mi è molto piaciuto. Quindi ho voluto mettermi alla prova anch’io».

Istituto Levi: tra i corsisti, anche due veterani

Tra i protagonisti sul palco, all’epoca, vi era Maria Iacob: «Mi ha sempre appassionata il teatro e per me è la seconda partecipazione al corso. Già la mia insegnante alle medie mi aveva esortata a recitare. L’anno scorso l’esperienza mi è stata utile per aprimi. Oggi mi sento maggiormente portata alle relazioni con gli altri». La palma del veterano spetta però a Nicolò Salvago: «Per me è il terzo anno. Il primo c’era un altro insegnante, l’anno scorso invece è arrivato Lo Jacono. Ho accarezzato l’idea di partecipare quando ero in seconda, assistendo allo spettacolo di fine anno. Finora mi sono divertito molto: mi sono divertito lo scorso anno, quando recitavo il ruolo del protagonista, e mi sto divertendo anche oggi, con il ruolo di comprimario che è stato pensato per me. Terminate le superiori, mi piacerebbe iscrivermi all’accademia, ma ancora ci devo riflettere bene. Questo è uno spazio in cui posso esprimermi, senza essere sottoposto al giudizio di nessuno. Sono anche contento dei nuovi legami di amicizia che si stanno creando».