Seregno, inaugurata in basilica una mostra sui giubilei: «Siamo amati e perdonati»

La proposta è della comunità pastorale San Giovanni Paolo II, supportata da un novero di associazioni. Le visite saranno possibili fino a mercoledì 19 febbraio
Monsignor Bruno Molinari durante il suo intervento introduttivo

Un pubblico probabilmente più numeroso di quanto era stato preventivato ha assistito mercoledì 12 febbraio a Seregno, nell’aula intitolata a monsignor Bernardo Citterio, all’interno della basilica San Giuseppe, all’inaugurazione della mostra “Giubilei. Il perdono che ridona la vita”, che per iniziativa della comunità pastorale San Giovanni Paolo II, supportata dal circolo culturale San Giuseppe, dall’associazione culturale L’Umana Avventura, dalla biblioteca capitolare Paolo Angelo Ballerini e dal movimento terza età, potrà essere visitata fino a mercoledì 19 febbraio. La rassegna, curata da Danilo Zardin, docente di Storia moderna dell’università cattolica di Milano, e proposta per la prima volta in occasione dell’edizione del Meeting di Rimini del 2024, nell’ottica di introdurre l’anno giubilare in corso, ripercorre con una serie di agili pannelli la storia ed il significato dei giubilei, attraverso i primi passi, l’esperienza del pellegrino, il cantiere del mondo moderno ed infine l’attualità.

Giubilei: i contributi di Molinari e Grassi

Monsignor Bruno Molinari, terzo da destra, con i referenti delle associazioni che hanno collaborato all’organizzazione

«Il giubileo -ha spiegato monsignor Bruno Molinari, prevosto della città- è il cammino che ritma la storia della chiesa e diventa occasione per ripeterci che siamo amati e perdonati. Celebrare il giubileo significa ricordare la misericordia della chiesa». Molinari ha aggiunto che «come comunità, siamo già stati a Roma ed a Saronno, dove il santuario è una chiesa giubilare, e questa mostra è un’altra bella occasione di approfondimento». La parola è andata quindi ad Enrico Grassi dell’associazione culturale L’Umana Avventura, che ha cercato di fornire alcune indicazioni pratiche per meglio comprendere il messaggio della rassegna: «Anche noi siamo entrati in questa sala da una porta, che non è la porta santa che rappresenta Gesù e ci fa entrare nella dimensione dell’anno giubilare. Il titolo della mostra rimanda al perdono che ridona la vita: l’aspetto fondamentale è che il giubileo è un tempo di grazia. Il bisogno di perdono nasce dalla presenza del male ed il Padre ci offre la sua misericordia». Ed ancora: «Ricorre l’immagine della croce, come culmine dell’offerta della misericordia di Dio. Il simbolo del giubileo è il pellegrinaggio: abbiamo anche un storico quadro di Caravaggio, che raffigura un pellegrino. Poi arriviamo al novecento, periodo di grande rilancio, con la possibilità di un ritorno all’essenziale, che è domandare il perdono e ricominciare e riprendere la vita». La chiosa ha sottolineato un’esigenza dell’oggi: «Tra i segni che Papa Francesco chiede per il giubileo c’è la pace, accompagnata dall’attenzione a chi soffre. L’ultima immagine della mostra è una piazza San Pietro che accoglie».

Giubilei: le indicazioni per visitare la rassegna

Le visite nel periodo di apertura saranno possibili tutti i giorni, tra le 7 e le 12 e tra le 15.30 e le 19. Per le visite guidate (da prenotare scrivendo a l.umanaavventura@gmail.com), gli orari indicati sono quelli tra le 9.30 e le 10.30 e tra le 16.30 e le 17.30.