Tre giorni di film, incontri, esperienze, musica, storie di vita. A Mezzago, al Bloom in via Curiel, torna per la sesta edizione “Restiamo umani”. È la rassegna dedicata a Vittorio Arrigoni, il giornalista-attivista nato a Besana Brianza e ucciso nel 2011 nella Striscia di Gaza.
Si parte venerdì 7 ottobre alle 21 con il film “El Bellavista” della uruguayana Alicia Cano Menoni. Presente anche Paolo Agrati (The Spleen Orchestra) che ha tradotto i dialoghi e chiacchiererà con la regista. Durante la proiezione è possibile degustare una fetta di “El fainà” (la versione uruguayana della farinata di ceci ligure) con un bicchiere di moscato, come vuole la tradizione. L’ingresso è gratuito.
Sabato 8 ottobre l’associazione 21 Luglio e HG80 Impresa sociale presentano #zingaroachi? Alle 18.30 apericena rom a cura di LabRom Bergamo e presentazione dell’associazione. Alle 20 proiezione del documentario “Gitanistan – Lo Stato immaginario delle famiglie rom-salentine”. A seguire danze gitane con Ternype Dance da Torino.
La domenica è dedicata alle storie di vita familiare. Con l’associazione Ohana e ancora HG80 Impresa sociale. In programma “Alternative-è possible”, ovvero scelte di vita familiare fuori dal coro: i racconti (ma non solo) di chi ha fatto una scelta diversa per sè e i propri figli per scuola, casa, lavoro, stile di vita.
Alle 16, merenda per bambini e attività per la famiglia con Asilo nel Bosco, ELIR Associazione per un’Educazione Libera e Reciproca, SBA-raglio Mezzago. Alle 17 proiezione del documentario Unlearning – Storie di famiglie che cambiano il mondo con Lucio Basadonne e Anna Pollio, protagonisti con la figlia Gaia. Il film è a ingresso gratuito, ma gli spettatori sono invitati a portare beni duraturi (pasta, riso, scatolame, libri, dischi).
“Un inno gentile alla disobbedienza – dice la presentazione – Una famiglia coraggiosa ha deciso di abbandonare la città e il proprio stile di vita per partire senza scadenze, soldi e macchina. Un viaggio alla ricerca di chi ha avuto il coraggio di cambiare, attraverso ecovilaggi, comunità e famiglie itineranti. La vita di Lucio Basadonne e della moglie Anna Pollio è cambiata il giorno che la figlia Gaia, 4 anni, ha disegnato un pollo a quattro zampe. «L’unico pollo visto era quello nella vaschetta del supermercato, con le quattro coscette messe insieme», racconta il papà. «A quel punto, io e mia moglie abbiamo cominciato a chiederci se non fosse il caso di cambiare vita e disimparare le cose che fanno parte della nostra routine, per provarne altre»”. Al termine discussione con i registi in collegamento Skype.
Restiamo umani è dedicata a Vittorio Arrigoni ed è ispirata proprio da una sua frase: “Restiamo umani è un invito a ricordarsi della natura dell’uomo. Io non credo nei confini nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia che è la famiglia umana”.