Desio rende omaggio a Giandante X: un artista tra i poveri e le stelle

La prima esposizione di grandi dimensioni a lui dedicata dal titolo Giandante X, tra i poveri e le stelle verrà aperta sabato 12 aprile al Museo Scalvini a Villa Tittoni, in via Lampugnani 62

Una mostra per celebrare un artista dimenticato, fuori da ogni schema, che va oltre il concetto di anarchia, tra i più amati dai colleghi e tra i più ricordati dai concittadini milanesi. Questo è stato Giandante X, amico di Giuseppe Scalvini. La prima esposizione di grandi dimensioni a lui dedicata dal titolo Giandante X, tra i poveri e le stelle verrà aperta sabato 12 aprile al Museo Scalvini che ha sede a Villa Tittoni, in via Lampugnani 62 a Desio. Prima alle 17, nel vicino Spazio Stendhal, i curatori Roberto Farina e Ilaria Floreano presenteranno il libro a lui dedicato, Giandante X. Un uomo dalla vita straordinaria. Ed effettivamente l’artista partecipò alle avanguardie degli anni Venti, scultore, pittore, incisore, poeta, architetto.

Desio rende omaggio a Giandante X: amico di Giuseppe Scalvini, una vita straordinaria

Nato da famiglia agiata con il nome di Dante Pescò, rinunciò al suo cognome seguendo il desiderio di allontanarsi per fare la sua arte, principalmente pittorica ma anche con tantissimi piccoli disegni. Si dice che ne abbia realizzati 25 mila ed alcuni di loro saranno in mostra. «Giandante è un unicum – afferma Floreano – La sua vita è piena di incognite, a partire dalla sua data di nascita e di morte. Ed è unico anche il suo stile artistico. Lui stesso, presentandosi, parlava col plurale maiestatis dicendo “noi siamo gli extra espressionisti”». Insieme ai curatori della mostra ci sarà il direttore Cristiano Plicato che di Giandante X possiede due opere (in mostra) ereditate dal suo mentore Luigi Scalvini. Il rapporto di amicizia e arte che lega Plicato, Scalvini e Giandante X è raccontato da Ilaria Floreano nella nuova versione del libro che verrà presentato. La mostra, che raccoglie una trentina tra opere pittoriche, incisioni e disegni di Giandante X provenienti da collezioni private, sarà visibile fino al 19 aprile. «La particolarità dell’opera di Giandante X è la sua qualità poetica, per cui è sempre una novità – spiega Roberto Farina – Chi guarda un’opera di Giandante X probabilmente la dimenticherà e l’opera resterà lì, nella memoria, per riemergere in occasioni rare, e avrà un aspetto nuovo, diverso». Tra i tanti episodi e aneddoti che caratterizzarono la vita di Giandante ci fu quella volta che a Parigi, pur di non far andare alle persone sbagliate le sue opere le gettò nella Senna e regalò le sopravvissute. Ebbe un ruolo da protagonista nella storia del secolo breve, affrontò il fascismo in Italia, la guerra civile in Spagna, conobbe i campi di concentramento francesi dove anche lì continuò a realizzare le sue opere. Lavoratore accanito, sviluppò un’avversione per i galleristi, e nel dopoguerra si marginalizzò sempre di più, continuando a dipingere e vendendo i suoi quadri nei mercatini. Sono in molti a Milano ad avere una sua opera senza sapere che hanno in casa uno dei maestri del Novecento. Un artista ostinatamente e per sempre indipendente, libero, solo.