A Nova l’amore per la terra non va in vacanza: grande folla agli Orti comunali

I 120 "campicelli" di via Prealpi sono quanto mai popolati anche nel cuore dell'estate, con tanti pensionati che trascorrono qui i giorni di agosto
Nova Milanese, Orti di via Prealpi; Vincenzo e Santino, veterani dei campicelli di terra, amano vivere qui i mesi estivi

E’ uno dei luoghi di ritrovo più frequentati. Anche ad agosto. Perché il lavoro della terra non conosce vacanza. Sono gli orti comunali. A Nova Milanese sono 120  gli appezzamenti di terreno coltivabile, tutti in via Prealpi o meglio in via degli orti, subito dopo la piattaforma ecologica. Gli appezzamenti hanno misure standard, circa 55 metri quadrati. Per poter coltivare un orto basta compilare una domanda, requisito fondamentale è essere in pensione e non avere altre proprietà privata. Esiste qualche eccezione: può essere assegnatario di orto anche un soggetto fragile per cui lo stesso appezzamento di terra coltivabile potrebbe costituire una fonte di sostentamento. La convenzione dura quattro anni, rinnovabile. Da quest’anno si paga un canone di locazione simbolica: un euro a metro quadrato. Un costo annuale che comprende anche l’acqua corrente che in questo periodo diventa vitale.

A Nova l’amore per la terra non va in vacanza: “Il momento di raccogliere pomorori e melanzane è adesso”

Anche in pieno agosto, agli orti comunali c’è un bel movimento. Chi ha realizzato l’impianto di irrigazione può staccare qualche giorno, chi non ce l’ha si affida ad un buon vicino o spera in qualche pioggia provvidenziale. Purché non siano temporali troppo violenti o carichi di grandine. I più esperti “blindano” il proprio orto con la rete contro la grandine. Adesso è tempo si raccolta. « È il momento dei pomodori e delle melanzane – racconta Santino, 68 anni – ho iniziato otto anni fa quando sono andato in pensione e vengo tutti i giorni, meglio presto quando fa caldo per sfruttare le ore più fresche della giornata. Non deve essere visto come un impegno, ma come un passatempo a cui si è spronati dal desiderio di stare a contatto con la terra». Tra le reti degli orti anche volti noti alla comunità novese come Vincenzo Scavo, operatore ecologico per diciotto anni.

A Nova l’amore per la terra non va in vacanza: “Qui ci si abbronza gratis e la verdura è buona e a km zero”

«Ho fatto il volontario per la protezione civile – sottolinea Vincenzo – da sei anni ho iniziato a curare l’orto». Scherza Michele: «All’orto, uomo morto» a sottolineare la fatica che ci vuole, ma sorride e ci regala qualche pomodoro. Poco distante arriva Ornella, una delle poche donne titolari di una concessionec(chissà perché poi). «In questo periodo dobbiamo raccogliere i pomodori anche se ancora verdi – spiega Ornella – perché altrimenti vengono infestati dalle cimici. Non prossimo usare prodotti chimici quindi ci ingegniamo con i metodi naturali: l’aglio, il sapone». Un luogo di ritrovo, in cui si scambiano consigli, ci si abbronza gratis e la verdura è a chilometro zero. Ma non manca qualche critica. «Gli orti abbandonati – dice Michele A. – diventano un problema per i vicini, perché favoriscono il proliferare dei parassiti. Bisognerebbe controllare ogni tanto tutelare chi, invece, dedicata tempo e sudore»

L'autore

Amo scrivere, leggere e praticare sport. Ho all’attivo diverse pubblicazioni di taglio giornalistico legate alla storia locale. Scrivo di tutto, ma quello che più mi appassiona sono le interviste a personaggi con storie particolari.