Voci della Storia a Seregno con Nicolai Lilin

L’Ucraina in guerra è l’argomento di estrema attualità affrontato dal festival “Voci della storia" a Seregno con lo scrittore Nicolai Lilin.
Un mondo di libreria Movie studio
Un mondo di libreria Movie studio

L’Ucraina in guerra dal mese di marzo a oggi, con la Russia, che la vuole riannettere a se, è l’argomento di estrema attualità che gli ideatori di “Voci della storia- festival storico letterario” Eva Musci e Antonio Zappa hanno affrontato invitando al Movie studio di Seregno lo scrittore Nicolai Lilin, che ha recentemente edito il libro “Ucraina, la vera storia”, edizioni Piemme.

Voci della Storia a Seregno con Nicolai Lilin, lo scrittore di origini siberiane

Un libro potente e provocatorio che non lascia indifferenti. Lilin, è uno scrittore russo di origini siberiane, nato nel 1980 a Bender in Transnistra, oggi Repubblica Moldava, ma all’epoca faceva parte dell’Unione Sovietica. Dal 2010 vive e lavora a Milano. Al suo attivo ha il bestseller “Putin, l’ultimo zar” (oltre che “Educazione siberiana”).

Voci della Storia a Seregno con Nicolai Lilin, l’identità politica e culturale dell’Ucraina

Nel corso della sua esposizione Lilin ha affermato che l’Ucraina ha un’identità politica e culturale molto più complessa di come viene raccontata, soprattutto dai media italiani. La propaganda di guerra non ha ammesso sfumature e distinguo, non ha considerato molte ambiguità e contraddizioni. Ha reso eroico un intero paese e “ha glorificato una storia nazionale che unita non è e non lo è mai stata”. Attraverso ricostruzioni storiche, analisi economiche e riflessioni pungenti sul presente, Lilin ha raccontato come è nata l’idea di nazione ucraina nell’Ottocento e durante il Novecento e come si configurava prima, durante e dopo il crollo dell’Unione Sovietica: “Dalle mattanze austroungariche ai danni delle popolazioni russe in quei territori agli errori politici di Lenin, dagli orrori della Seconda guerra mondiale alle decisioni discriminatorie di Zelensky”.

Voci della Storia a Seregno con Nicolai Lilin, l’Ucraina oggi

Un paese, l’Ucraina, oggi “egemonizzato da un’intellighenzia e da un potere politico che odia i russi e rinnega e disconosce le origini comuni. Un paese in mano agli oligarchi, un paese economicamente fallito che non ha mai investito sulla sua industria e sui suoi settori produttivi, da venti anni in perdita. Un paese che fatica a gestire i gruppi militari di estrema destra e che si lascia strumentalizzare dall’Occidente e dalla Nato”.
Lilin ha ricordato, come ha citato nella prefazione al libro, che si è rifatto alla narrazione di Oles Busina, scrittore, storico e antropologo, patriota e antifascista ucraino, ucciso nel 2015 dai sostenitori del regime di Kiev, durante uno dei suoi viaggi in Ucraina, facendo tappa ad Odessa. Ne è seguito un dibattito abbastanza accesso col pubblico presente all’evento.