Taglio del nastro a Seregno per il sottopasso rinnovato con dedica a Gianni Rodari

Il breve percorso tra le vie Solferino e Magenta oggi è abbellito da un elaborato, realizzato dallo street artist Cristian Sonda
Il taglio del nastro all’interno del sottopasso

Dopo oltre un anno e mezzo di lavoro, complicato dalle prescrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria, è stato inaugurato domenica 23 ottobre a Seregno il volto rinnovato del sottopasso ciclopedonale tra le vie Solferino e Magenta, abbellito da un’installazione artistica realizzata, su input dell’amministrazione comunale, dallo street artist Cristian Sonda. Nel pomeriggio, un pubblico numeroso si è quindi ritrovato all’interno del breve tratto, che corre al di sotto dell’area un tempo interessata da un passaggio a livello, chiuso una dozzina di anni fa per motivi di sicurezza, ed ha così potuto ammirare l’elaborato ispirato a “La Freccia Azzurra”, un celebre racconto per bambini firmato da Gianni Rodari, che proprio nel giorno del taglio del nastro avrebbe festeggiato i suoi 102 anni.

Sottopasso: i commenti degli amministratori

Un momento del pomeriggio

«Benvenuti in questa opera d’arte -ha esordito il sindaco di Seregno Alberto Rossi-. All’inizio del mandato, questo era uno dei luoghi più brutti e degradati del nostro territorio, tanto che c’era chi non voleva scendere. Noi abbiamo provato a renderlo bello. Oggi consegniamo alla città un luogo tra i più belli da vivere. Rodari è una figura speciale, che dà il nome ad una nostra scuola primaria ed alla scuola speciale e che, nel suo lavoro, ha sempre messo al centro i bambini». Analogo è stato l’entusiasmo dell’assessore alla cultura Federica Perelli: «Con la street art, siamo di fronte ad una pandemia positiva, che sta contaminando tutta la città. C’è voluto un grande sforzo di immaginazione, per trasformare questo luogo. Il racconto di Rodari poi è speciale: è la storia di giocattoli che si ribellano e decidono di regalarsi a chi ne ha più bisogno. È stato splendido vedere i ragazzi delle scuole essere travolti dall’entusiasmo di Cristian ed accompagnarlo. Tutto il quartiere è stato coinvolto: ci sono state persone che venivano a trovare l’artista e gli portavano un caffè, perché ha dipinto anche in inverno. Ora una narrazione audio, di cui non anticipo di più, completerà l’opera».

Sottopasso: l’opera omnia di Cristian Sonda

L’intervento degli attori di Cartanima Teatro

Per parte sua, Sonda, milanese, classe 1976, non ha nascosto la sua felicità: «Ho lavorato per immagini. La difficoltà è stata massima: è molto più semplice realizzare una sola immagine, piuttosto che ventisei collegate, come è avvenuto qui. Oggi abbiamo non più solo un sottopassaggio, ma un’installazione artistica vera e propria. È l’opera omnia dei miei 31 anni di attività e l’invito che rivolgo a tutti è di venirla a vedere e di utilizzarla». Subito dopo, gli attori di Cartanima Teatro hanno proposto un’interpretazione del canovaccio de “La Freccia Azzurra”, prima che la scena venisse occupata dall’immancabile taglio del nastro.