Seregno, scelti i sedici pianisti finalisti del concorso “Ettore Pozzoli”

Concorso Pozzoli 2021: selezionati i sedici finalisti. Al termine delle preselezioni (in modalità “da remoto”), sono stati individuati i concorrenti per la manifestazione di inizio autunno.
’alssessore Federica Perelli
L’assessore Federica Perelli

Sedici giovani pianisti in rappresentanza di otto nazioni: saranno questi i protagonisti della fase finale della 32esima edizione del concorso pianistico internazionale “Ettore Pozzoli”, che si terrà a Seregno dal 28 settembre al 5 ottobre. Una apposita giuria (composta da Riccardo Risaliti, Steven Spooner e Yingdi Sun) ha esaminato in modalità “a distanza” gli aspiranti concorrenti, selezionando quanti hanno proposto video con performance di qualità migliore. Si tratta di un gruppo di artisti in grado di conferire alla manifestazione un livello adeguato al blasone del concorso “Pozzoli”

Questi i pianisti selezionati: Umberto Beccaria; Lizaveta Bormotova (Bielorussa); Victor Braojos Lopez (Spagna); Vsevolod Brigida (Russia); Victoria Chikalkina (Russia); Leo De Maria (Spagna); Francesco Galici; Diego Petrella; Mateusz Rettner (Polonia); Anton Rosputko (Lettonia); Umberto Ruboni; Ayane Shimizu (Giappone); Takeshi Shimozato (Giappone); Vitaly Starikov (Russia); Yuto Takezawa (Giappone); Choi Won Seok (Sud Corea).

Così Federica Perelli, assessore alla Cultura di Seregno: «Confermare un evento internazionale in questa stagione storica, in cui gli spostamenti tra Nazioni sono complicati per via delle limitazioni sanitarie, è sicuramente una sfida straordinaria. Una sfida che abbiamo voluto raccogliere confermando la 32esima edizione del “Pozzoli”. Ringrazio la giuria per il lavoro svolto nel selezionare i partecipanti alla fase finale del concorso, che saranno in città alla fine di settembre. Siamo convinti di riuscire a proporre una manifestazione che resterà nella memoria sia per la qualità degli artisti in gara (tutti estremamente promettenti ed in grado di apportare grande qualità artistica alla nostra manifestazione), sia per la straordinarietà del momento storico in cui si inserisce».