Musica, il Festival di Sanremo 2022 che vuole tornare alla normalità: ci sono Irama, Zanicchi, Grignani e Andy

Da martedì 1 a sabato 5 febbraio il Festival di Sanremo che vuole segnare un ritorno alla normalità, o almeno ci prova.
Festival di Sanremo 2022 Irama
Festival di Sanremo 2022 Irama

Il Festival di Sanremo che vuole segnare un ritorno alla normalità, o almeno ci prova. Ci prova con il ritorno del pubblico in presenza e un progetto, affidato per il terzo anno ad Amadeus, che conta 25 cantanti, cinque co-conduttrici e molti super ospiti (il tennista Matteo Berrettini per la prima serata) per cinque giorni in viaggio nella musica italiana. Gli artisti in gara accontentano tutti: ci sono i grandi classici Massimo Ranieri e Gianni Morandi e nomi nuovi come Highsnob & Hu, Aka 7even. E soprattutto Sangiovanni, uscito con successo da Amici di Maria De Filippi.

C’è sempre una “quota Brianza”: Irama, cresciuto a Monza, che nella serata delle cover sale sul palco con Gianluca Grignani (cresciuto a Correzzana) per riportare a casa “La mia storia tra le dita” con cui Grignani aveva esordito a Sanremo Giovani nel ’94 (l’anno successivo esplose con Destinazione paradiso). Irama nel 2021 fu costretto in isolamento in camera a causa della positività di un collaboratore: ogni sera andò in scena vestito di pelle nera con il video delle prove. E forse perché memori dell’imprevisto tutti i look quest’anno sono stati curatissimi fin dai giorni di preparazione della rassegna.

C’è poi la lesmese d’adozione Iva Zanicchi, che al teatro cittadino Piccolo ha girato anche il video del suo brano. Nella serata delle cover anche Andy, il monzese Andy Fumagalli dei Bluvertigo, con Giusy Ferreri.

È il festival “senza piano B”, come l’ha definito Amadeus.

Irama presenta il brano Ovunque Sarai

Il programma della prima serata prevede Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Ana Mena, Dargen D’Amico, Gianni Morandi, Giusi Ferreri, La Rappresentante di Lista, Mahmood & Blanco, Massimo Ranieri, Michele Bravi, Noemi, Rkomi, Yuman.

Nella seconda Aka 7even, Ditonellapiaga e Rettore, Elisa, Emma, Fabrizio Moro, Giovanni Truppi, Highsnob & Hu, Irama, Iva Zanicchi, Le Vibrazioni, Matteo Romano. Sangiovanni, Tananai.

Iva Zanicchi presenta Voglio Amarti

Venerdì 4 febbraio è la serata delle Cover con un brano a scelta tratto non solo dal repertorio italiano, ma anche da quello internazionale degli anni 60’, 70’, 80’ o 90’.

Le vibrazioni cantano Live and let die (di Paul McCartney) con Sofia and The Giants; Ditonellapiaga e Rettore: Nessuno mi può giudicare (di Caterina Caselli); Michele Bravi: Io vorrei, non vorrei ma se vuoi (di Lucio Battisti); Massimo Ranieri: Anna verrà (di Pino Daniele) con Nek; Fabrizio Moro: Uomini soli (dei Pooh); Rkomi: Medley Vasco Rossi con Calibro 35; Giovanni Truppi: Nella mia ora di libertà (di Fabrizio De André) con Vinicio Capossela; Tananai: A far l’amore comincia tu (di Raffaella Carrà) con Rose Chemical; Noemi: You Make Me Feel Like a Woman (di Aretha Frankylin); Ana Mena: Medley con Rocco Hunt; Iva Zanicchi: Canzone (di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva); Gianni Morandi: Medley con Mousse T; Achille Lauro: Sei bellissima con Loredana Bertè; Dargen D’Amico: La bambola (di Patty Pravo); Emma: Baby one more time (di Britney Spears); Mahmood e Blanco: Il cielo in una stanza (di Gino Paoli); Matteo Romano: Your songs (di Elton John) con Malika Ayane; Yuman: My way (di Frank Sinatra) con Rita Marcotulli; Aka7even: Cambiare (di Alex Baroni) con Arisa; Sangiovanni: A muso duro (di Pierangelo Bertoli) con Fiorella Mannoia; La rappresentante di lista: Be my baby (di The Ronettes) con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra; Highsnob e hu: Mi sono innamorato di Te (di Luigi Tenco) con Mr Rain; Giusy Ferreri: Io vivrò senza te (di Lucio Battisti) con Andy dei Bluvertigo; Irama: La mia storia tra le dita (di Gianluca Grignani) con Gianluca Grignani; Elisa: What a feeling (di Irene Cara).

“Questo del 2022 è un Festival di Sanremo che vuole essere nel segno della speranza di tornare alla normalità. Spero in un Festival di gioia anche per il fatto che il Teatro Ariston sarà pieno e non ci troviamo, dunque, nella situazione dello scorso anno. Forse questo è il segno della vera rinascita o comunque un tentativo di rinascita. La mia speranza, poi, è in un Festival da ascoltare, da vedere e, perché no, da ballare”. Dalle parole di Amadeus alla presentazione della manifestazione alla musica.