La storia della Villa reale a colori è l’eredità lasciata a Monza dalla prima edizione della Color week, organizzata alla Reggia alla fine di settembre. O meglio: una cartella in cui vengono ricostruiti il cambiamento dei colori nelle sale di Piermarini dalle origini e attraverso i vari “proprietari” di casa.
Il lavoro – spiega la Reggia stessa – è stato realizzato tramite misure visive e strumentali e il confronto con le fonti documentali storiche, grazie anche al contributo della restauratrice Margherita Bertoldi e di Corrado Beretta, architetto e, per quanto giovane, già storico dipendente del Consorzio. Una macchina del tempo dei colori utilizzati nei diversi piani e nelle tante stanze così come per le decorazioni, dal Settecento austriaco fino ai Savoia italiani passando dai francesi.
Villa reale di Monza: l’opera site specific di Raymundo Sesma
La Color week è stata promossa da Anver, una associazione tecnica dei trattamenti di superficie, grazie a un’idea della industrial designer Francesca Valan e del direttore di Finiture Green, Patricia Malavolti, insieme a La Rivista del Colore. Non è la sola eredità, la macchina del tempo dei colori: gli spazi della sala convegni della Villa reale, a fianco del teatrino, ospitano ora l’opera site specific “Universo espanso – Artificio cromatico” realizzata durante le giornate dall’artista messicano Raymundo Sesma, insieme ad alcuni studenti del liceo artistico Nanni Valentini, ora permanente.