Il bilancio della Monza Music Week 2021: «È stata l’edizione della rinascita»

In vista dell’appuntamento di chiusura, un bilancio della Monza Music Week 2021 permette di dichiarare il successo dell’evento.
Monza Music Week 2021 - foto da facebook
Monza Music Week 2021 – foto da facebook

È un bilancio positivo per la quinta edizione di Monza Music Week, che si chiuderà mercoledì 27 ottobre con il concerto “A tutto Verdi” al teatro Manzoni (ore 21).

Le iniziative Street Piano e Music corner sono state quelle più gettonate con oltre mille partecipanti. Buon successo anche per le “maratone” di pianoforte e di violino (quest’ultima una novità) che hanno visto la partecipazione di circa trecento persone che hanno ascoltato le musiche eseguite dagli studenti del Liceo Zucchi e da quelli del Conservatorio Monteverdi di Cremona. Apprezzate le performance di Laura Marzadori, Chiara Opalio, Costanza Principe, Maddalena Giacopuzzi e Ludovica Rana, le protagoniste di «Un piano per la città. Il talento è donna».

Il bilancio della Monza Music Week 2021: «È stata l’edizione della rinascita»
Monza Music Week 2021 – foto da facebook

Sono state anche qui 300 le persone che hanno assistito ai loro concerti alla Reggia di Monza. Dai tasti del pianoforte e dalle corde dei violini alla poesia di Lucio Battisti e Franco Battiato: sono stati più di 200 i chitarristi che hanno partecipato al classico «Mille chitarre in piazza».
E tutti hanno cantato Rock’n’Roll Robot e Tanz bambolina, alcune delle più famose hit degli anni Ottanta eseguite da Alberto Camerini, ospite dell’evento.

Una settantina, infine, gli spettatori del concerto della jazz band «Studio Murena» al Teatro Binario 7. La partecipazione è stata penalizzata dalle restrizioni per arginare la pandemia in vigore fino al 10 ottobre.

«Quest’anno – concludono il sindaco Dario Allevi e l’assessore alla Cultura Massimiliano Longo – avevamo scommesso su un’edizione più ricca, sia per numero di eventi che per numero di giorni. Una scelta rischiosa dopo un anno e mezzo di pandemia e lo stop dello scorso anno. Ma abbiamo avuto ragione. I monzesi hanno risposto presente e si sono reimpossessati delle strade, delle piazze e dei luoghi della cultura della loro città. È stata l’edizione della rinascita».