Cosa c’è di nuovo nella Villa reale di Monza riaperta – FOTO

Ma cosa c’è dentro la Villa reale di Monza riaperta? Ci sono le ceramiche ritrovate ma anche altre sorprese. Presto la Sala degli uccelli. Ricostituito il gruppo di lavoro composto da funzionari della Soprintendenza e membri del Consorzio Reggia di Monza
Villa reale Riapertura con nuovi oggetti arredo
Villa reale Riapertura con nuovi oggetti arredo Fabrizio Radaelli

Nel 1775, nell’anno in cui veniva eseguita l’ultima condanna a morte in Europa per stregoneria, e Pio VI saliva al soglio di Pietro come 250esimo papa, a Sèvres, un paesino nella regione dell’Île-deFrance, gli artigiani della porcellana fabbricavano il servizio da portata che un secolo dopo avrebbe addobbato la tavola regale di re Umberto I di Savoia e della regina Margherita.

Ceramiche riccamente decorate, impreziosite dall’oro, piatti, zuppiere e perfino il cestello del ghiaccio, dove si metteva la neve per tenere al fresco le bevande. Oggi tanto regale e nobile sfarzo rivive sulla tavola sontuosamente apparecchiata e riprodotta nella sala da pranzo della Villa reale, al primo piano nobile.

E proprio il prezioso servizio, corredato dai calici provenienti da un’azienda di Empoli che li ha riprodotti basandosi sul disegno classico, è una delle chicche inedite che i visitatori della Villa reale hanno potuto ammirare in occasione della riapertura straordinaria.

La mise en place regale non è la sola sorpresa preparata per accogliere il ritorno dei turisti dopo un anno e mezzo di chiusura forzata.

Cosa c’è di nuovo nella Villa reale di Monza riaperta - FOTO
Villa reale Riapertura con nuovi oggetti arredo

Sempre il primo piano nobile custodisce anche una delle più importanti collezioni di Maggiolini: i celebri tavolini da gioco di legno intarsiato, resi celebri dalla maestria dell’ebanista Giuseppe Maggiolini, nato e vissuto a Parabiago tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.
Nella sala del biliardo, accanto all’atrio di ingresso alla reggia, si possono ammirare alcuni di questi capolavori di arte e meccanica: tavoli da gioco con leve e pulsanti capaci di far scattare cassetti segreti o adattare il tavolo in base al gioco. Anche la collezione Maggiolini è un’altra sorpresa che attende chi si incammina attraverso le stanze della reggia.

E poi ci sono due divise, una da ufficiale tenente dei bersaglieri e un’altra da gala nera da maggiore di fanteria, collocate nell’armeria all’ingresso degli appartamenti di re Umberto I, donate da Pasquale Alessandro Griesi, cavaliere del Sacro ordine costantiniano di san Giorgio e cavaliere dei santi Maurizio e Lazzaro.

Queste sono le novità che i visitatori potranno ammirare da ora all’interno della Villa. Degli inediti mai esposti prima. Ma la reggia, e i suoi magazzini, nascondono tesori ancora da scoprire. Per questo motivo è stato ricostituito il gruppo di lavoro composto da funzionari della Soprintendenza e membri del Consorzio Reggia di Monza. Tra loro c’è anche Corrado Beretta.

«Lo scopo di questo gruppo è di conoscere il patrimonio che non è ancora stato esposto. Le ceramiche di Sèvres allestite nella sala da pranzo non venivano mostrate al pubblico dal 1963 – spiega Beretta – Le abbiamo ritrovate e studiate ed è stato deciso di ricollocarle in quell’ambiente. Il nostro compito ora non è tanto ricostruire gli ambienti che c’erano in origine, perché sarebbe impossibile, ma archiviare e conoscere il grandissimo patrimonio che ancora deve essere studiato: dagli oggetti ai mobili, dai pavimenti ai vestiti fino ai lampadari. Il prossimo studio che porteremo a termine riguarderà la Sala degli uccelli, l’unica di tutta la reggia della quale abbiamo tutti gli arredi».