Anche a Monza c’è il #librosospeso Un regalo per il lettore sconosciuto

Semplice: un regalo a un lettore sconosciuto. Con un dedica. Si chiama “libro sospeso” e fa delle librerie (e dei libri) quello che sono i bar ( e i caffè) a Napoli. L’iniziativa arriva anche a Monza, da Libri e libri e Feltrinelli.
L’interno di Libri e libri a Monza
L’interno di Libri e libri a Monza Fabrizio Radaelli

L’idea è nata così, per caso, per il gesto di un lettore in una libreria di Milano. Poi è diventato un hashtag, un tema di twitter, il social media pià diffuso al mondo. E da lì non si è più fermato. Che abbia le gambe per andare lontano, chissà: in Rete le cose nascono e muoiono rapidamente. A volte senza grosse ragioni.

Ma intanto la strada fino a Monza l’ha fatta, l’idea: si chiama libro sospeso, anzi #librosospeso e copia per la letteratura, i lettori e i libri quello che un caffè è da sempre un tradizione a Napoli.

Lì funziona così: vai al bar, bevi un caffè, lo paghi e ne paghi un altro, che non bevi ma lasci per qualcun altro, che nemmeno conosci. Un regalo a uno sconosciuto che il caffè non se lo può permettere. Il bar si preoccupa solo di scrivere da qualche parte se e quanti caffè sospesi ci sono. Idem per i libri: vai in libreria, compri i tuoi, poi decidi di fare un regalo a uno sconosciuto che un libro non se lo può permettere. Scegli il titolo, lo paghi, lo lasci lì.

La libreria “Libri e libri” di via Italia ha deciso di aderire all’iniziativa virale e lo ha fatto ovviamente con un un messaggio su twitter. Sia chiaro: non è bookcrossing, non si lascia lì un libro portato da casa perché qualcuno lo passi a prendere: il volume, un romanzo, una raccolta di poesie, un manuale, qualunque cosa, si compra in libreria e lo si lascia ai librai in consegna. Librai che ospitano il testo finché qualcuno (possibilmente qualcuno che normalmente non potrebbe comprarlo) lo chiede per sé. O perché no: potrebbe prendere quello e comprarne un altro da lasciare a uno sconosciuto. Basta non approfittarsene, dicono tra le righe (ma non troppo) da Libri e libri.

Perché si tratta soprattutto di un gesto d’amore disinteressato verso la letteratura, i versi, il racconto, l’immaginazione e soprattutto verso gli altri lettori. Che in questo caso sono lettori sconosciuti.

«I lettori attenti ci sono e sono anche generosi – ha detto Cristina Di Canio, la libraia milanese che inventato l’iniziativa che si moltiplicata online – Il dono dei libri sospesi si sta diffondendo, ognuno di noi può contribuire a far circolare la qualità».

Dopo “Libri & Libri” anche Feltrinelli: una campagna nazionale che include il negozio monzese di largo Mazzini dal 23 aprile al 5 maggio e chiunque può partecipare. Basta recarsi in libreria, acquistare un libro a piacere e lasciarlo in consegna anche in questo caso al libraio che lo consegnerà al prossimo cliente che ne farà richiesta. La scelta è libera, ma l’importante è lasciare una dedica a chi ne entrerà in possesso. L’anonimo destinatario dovrà invece recarsi al punto Informazioni del negozio e chiedere se qualcuno ha lasciato un libro sospeso in regalo per lui. Poi dovrà fotografare il libro e la dedica e pubblica la foto sulla sua pagina Facebook e su quella della Feltrinelli.

Da Feltrinelli invitano a passaparola anche con Twitter e Instagram utilizzando l’hashtag #librosospeso. “È’ possibile regalare un libro, prendere un libro che è stato lasciato prima di te o fare entrambe le cose!”.