8 settembre ’43, settant’anni dopo Monza ricorda l’anniversario

Domenica 8 settembre, 70esimo anniversario dell’armistizio del 1943, l’Associazione Mnemosyne organizza alle 17.30 in sala Maddalena a Monza la proiezione di un filmato dell’Istituto Luce con testimonianza di Pierfranco Bertazzini e Vittorio D’Amico e lettura scenica “Morte e rinascita dell’Italia”. Ingresso libero.
La prima pagina del Corriere della sera il giorno dopo l’armistizio dell’8  settembre 1943
La prima pagina del Corriere della sera il giorno dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 <?EM-dummyText Crediti?>

Domenica 8 settembre, 70esimo anniversario dell’armistizio del 1943, l’Associazione Mnemosyne in collaborazione con l’assessorato alle Politiche culturali organizza alle 17.30 in sala Maddalena (via Santa Maddalena) la proiezione di un filmato dell’Istituto Luce con testimonianza di Pierfranco Bertazzini e Vittorio D’Amico e lettura scenica “Morte e rinascita dell’Italia”. Ingresso libero.

«Ricorre quest’anno il 70esimo anniversario di due date fondamentali nella storia del nostro Paese: il 25 luglio e l’8 settembre 1943, due date che hanno dato l’avvio ad un processo che ha condotto l’Italia a divenire un Paese libero e democratico – scrive Ettore Radice, presidente di Mnemosyne –

In quei 45 giorni che precedettero l’8 settembre e che ebbero inizio con la caduta di Mussolini dopo il Gran Consiglio del fascismo del 25 luglio, s’intrecciarono nell’animo degli italiani, sentimenti di speranza con paura ed inquietudine. Il 25 luglio aveva capovolto, dalla sera alla mattina, la vita italiana. Gli italiani accolsero con entusiasmo la notizia. Era la decisiva testimonianza che la rottura fra il regime fascista e la nazione era da lungo tempo un fatto compiuto. Con la fuga precipitosa poi di Vittorio Emanuele III e del governo Badoglio da Roma, all’indomani dell’annuncio dell’armistizio e l’esercito abbandonato al suo destino senza precise direttive, si aprì la fase più drammatica e dolorosa della storia unitaria italiana. Un intero popolo, duramente provato dalla guerra, dalla miseria e dalla fame, era allo sbando; il sentimento stesso di appartenenza alla nazione entrava in crisi».

La lettura scenica “Morte e rinascita dell’Italia” narrerà il disorientamento degli italiani dopo la fuga del re e del governo Badoglio da Roma, la resistenza dei soldati italiani all’aggressione delle truppe naziste, il rastrellamento e la deportazione degli italiani di fede ebraica, la nascita del Comitato di Liberazione Nazionale, la formazione delle brigate partigiane, gli Alleati e la guerra di liberazione dal nazifascismo.