Votate in consiglio comunale a Vimercate, non senza polemiche, le linee di indirizzo per re-istituire il servizio di asilo nido comunale Girotondo. Mercoledì 28 aprile in aula è stato presentato dal sindaco Francesco Sartini il piano per far riaprire la struttura di via XXV Aprile, chiusa ormai da quasi un anno, puntando su una coprogettazione in partnership tra l’amministrazione e aziende del terzo settore per dare un servizio alle famiglie di Vimercate con figli fino a 3 anni di età.
Il primo cittadino ha fatto tutta la cronistoria del Girotondo soprattutto evidenziando la cessione dell’istituto a privati nel 2013 da parte del Comune e i successivi passaggi di cooperative fino alla chiusura per problemi economici da parte del privato causati anche dalle restrizioni imposte dal Covid. Una ricostruzione che non è piaciuta soprattutto al centrosinistra, in particolare a Davide Nicolussi e Mariasole Mascia di Azione.
«Questo documento esprime solo un desiderio e non spiega cosa si intenda per coprogettazione – ha detto Nicolussi -. Il sindaco presenta questo tema in chiave politica per sottolineare gli errori di chi l’ha preceduto. Questa cosa mi urta, l’obiettivo è riaprire la scuola». A queste parole hanno fatto eco le dichiarazioni di Mascia che ha parlato di «provocazioni preelettorali da parte del sindaco. Voglio proseguire su questo argomento, ma mi astengo perché non sono esplicitati gli obiettivi e i servizi che si vogliono attivare».
Hanno votato invece a favore, tra la minoranza,Alessandro Cagliani di “Noi per Vimercate” che ha sottolineato come: «cedere l’asilo anni fa a privati per far risparmiare 150mila euro al Comune all’anno è stato un errore considerando anche tutti gli avanzi di bilancio che ci sono sempre stati» e Cristina Biella di “Vimercate Cambia” che ha aggiunto come: «la privatizzazione del servizio è stata sbagliata. Speriamo che si riesca a riaprire il nido visto che il Movimento Cinque Stelle in questi anni si è distinto per le chiusure dei servizi».
Non è mancata poi la replica del sindaco. «Mi spiace che qualcuno si sia sentito urtato, ma non vi dico come lo sia stato io da tutta questa vicenda. Quando sono diventato sindaco ho dovuto difendere il Comune e trovare delle soluzioni al problema – ha dichiarato Sartini -. Era già evidente all’epoca che esternalizzare l’asilo non avrebbe portato benefici». Approvati comunque gli indirizzi per riattivare l’asilo nido ora si aspetta la stesura del bando e la gara d’appalto sperando di riaprire la scuola di via XXV Aprile già in autunno.