Il recupero delle situazioni di marginalità e progetti di riqualificazione dell’area. Sono queste le due linee emerse giovedì nella riunione convocata dalla Prefettura per contrastare lo spaccio di droga all’interno del parco Groane.
All’appuntamento, oltre al prefetto Patrizia Palmisani, erano presenti tutti i sindaci dei Comuni del parco regionale, l’assessore regionale Giulio Gallera, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polfer e della task force “Strade sicure” dell’Esercito. Le Forze dell’Ordine hanno spiegato come la situazione sia migliorata negli ultimi mesi, grazie anche ai numerosi spacciatori arrestati in un blitz effettuato a marzo, ma la strada da fare per una “bonifica” del parco è ancora lunga e non può basarsi esclusivamente sulla repressione.

«Repressione e prevenzione – dichiara il prefetto Patrizia Palmisani – da sole non bastano. È necessario intervenire sul piano sociale e culturale, attraverso progettualità orientate al recupero delle marginalità e all’educazione dei più giovani ai pericoli delle dipendenze».
Punto di vista condiviso anche da Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare. «La Regione – dichiara – è pronta ad investire energie, impegno e risorse per il progetto Parco delle Groane, mutuando le azioni messe in campo a Rogoredo e adeguandole a questa realtà territoriale. È importante intervenire sul campo, con un primo approccio di carattere igienico sanitario con i consumatori di sostanze stupefacenti, tentando successivamente un “aggancio” specifico al fine di proporre percorsi terapeutici, di sollievo o di presa in carico».
Importante è anche proseguire sulla strada del recupero dell’area facendola rivivere. In questa direzione va la richiesta delle amministrazioni comunali, con Cesano Maderno in testa, del ripristino delle fermate dei treni utilizzati dai pendolari nelle stazioni ferroviarie all’interno del parco, ipotesi che i rappresentanti di Trenord si sono impegnati ad approfondire e a valutare, e la prossima firma della convenzione tra Comune di Limbiate, Parco Groane e operatore privato per il rilancio dell’ex parco divertimenti di “Greenland”.
Questa zona, da anni abbandonata a sé stessa, infatti è diventata un frequentato luogo di spaccio e di illegalità. I pusher si appostano nei boschi lungo via Lombra e via Oberdan in attesa dei clienti.